Regia di Giuseppe Cirillo vedi scheda film
Improponibile obbrobrio cinematografico. Da evitare nel modo più assoluto
Opera prima e speriamo anche ultima, di Giuseppe Cirillo, noto sessuologo e conosciuto televisivamente come “doctor seduction”. Il quale partendo da una storia passionale, nata in un locale per scambisti tra lui stesso e una tale Francesca, colpito da un improvviso attacco di delirio di onnipotenza, decide così di diffondere il suo alto pensiero, attraverso il mezzo cinematografico, per spiegare in cosa consista l’amore e il sesso, dando suggerimenti sulle dinamiche dei rapporti di coppia. Riunisce accanto a sé un cast attoriale molto assortito e variegato, da Alvaro Vitali, a Sandra Milo, Don Backy, e perfino il vecchio Tinto Brass e riempie i suoi seminari della meglio gioventù italica, una fauna umana, che attesta spietatamente il livello culturale e intellettuale del nostro Paese. Il dottor Cirillo ci vuole dare un saggio della sua esperienza, raccontando cinque piccolissimi ed evanescenti storielline, sull’arte del sesso e le sue applicazioni pratiche e trova paradossalmente, un notevole riscontro tra i suoi tanti giovani, seguaci, che prendono per oro colato queste "perle di saggezza". Si dice nella vulgata che più nero della mezzanotte non può venire e invece non è vero, di male in peggio non c'è mai fine. Questo "esperimento" cinematografico è fallimentare da tutti i punti di vista. Privo di sintassi filmica, di una regia degna di questo nome e di una sceneggiatura decente, è un prodotto assolutamente obbrobrioso e non si capisce quali motivazioni hanno spinto i suddetti attori a partecipare a questa scempio cinematografico, a questa fiera del cattivo gusto. Ma in sostanza lo sappiamo, bisogna guadagnarsi la pagnotta, ma è proprio necessario accettare di svendere la propria professionalità artistica, per un prodotto di siffatta fattura?
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