Regia di Bruno De Paola vedi scheda film
L’esordio per il grande schermo di Bruno De Paola è segnato da una garbata vena sentimental-romantica. È ambientato a Napoli ed è affollato di personaggi del quotidiano, dal padrone di casa che reclama l’affitto al caposcala che organizza e conduce le riunioni di condominio, dal mammone che a 33 anni vive ancora con mammà alla giovane donna che rompe - un classico - i fragili equilibri. Niente di eccezionale, ma nulla di cui vergognarsi: il tono è dimesso ma sincero, nessuna volgarità dietro l’angolo e una solida scuola partenopea fatta di teatro periferico (ma dalle grandissime tradizioni, sia popolari che alte) e di relativamente recente produzione televisiva seriale, a cominciare da Un posto al sole, di cui De Paola ha diretto ben 150 puntate. La storia è in verità una storiella ed è essenzialmente concentrata su Marco, casellante scapolo che sogna l’anima gemella. Che, naturalmente, un giorno incontra per caso, per strada, inciampando... sulla sua camicetta. Giochetti degli equivoci, maschere che entrano ed escono dall’inquadratura come se le strade e i pianerottoli di una Napoli senza tempo fossero l’ennesima occasione, il millesimo immenso palcoscenico dove recitare, ognuno, la propria fatalistica parte.
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