Regia di Jamie Uys vedi scheda film
La caduta dal cielo di una bottiglietta di vetro (di Coca Cola) mette in crisi la pacifica vita di una tribù di boscimani, innescando invidie e conflitti, e inducendo Xixo, uno dei membri della comunità, ad intraprendere un viaggio verso i confini del mondo per restituire il diabolico oggetto portatore di male agli dei; nel frattempo una giornalista americana giunta in Botswana per insegnare in una scuola elementare viene rapita da un commando di terroristi che sta tentando di rovesciare il governo locale, e un impacciato etologo si lancia al suo salvataggio.
Si va dalla pura comicità fisica, a tratti quasi cartonesca e farsesca, alla satira beffarda sui contrasti tra un Occidente caotico e consumistico e pieno di fisime, e una civiltà rimasta isolata, semplice, immune al progresso, alla tecnologia e alla burocrazia. I vari spezzoni della storia si incastrano in maniera discorde, specialmente nella prima parte, a causa di un montaggio a dir poco elementare che conferisce alla pellicola una certa grossolanità di fondo, voluta anche in fase di scrittura, laddove le gags riempiono i vuoti narrativi e la pochezza del soggetto.
Nel suo piccolo film curioso e sui generis che a suo tempo ebbe anche un discreto successo di pubblico.
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