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I Love Radio Rock

Regia di Richard Curtis vedi scheda film

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La recensione su I Love Radio Rock

di mm40
4 stelle

Love actually traslato dal concetto di 'amore+Natale' a quello di 'rock+Inghilterra anni Sessanta': Curtis, e questa è la notizia più brutta, non ha molta fantasia e si ricicla senza pensarci tanto su; questa volta realizza un lavoro per famiglie e con buonismo a oltranza su una serie di tematiche che meritavano certamente una maggior dose di coraggio ed intraprendenza per essere sviluppate al meglio: tanto per citare immediatamente il nocciolo centrale della questione, il rock da quand'è nato trasuda sesso, e qui il sesso è minimizzato, se non addirittura ridicolizzato in qualche banale scenetta dall'approccio adolescenziale ed inoffensivo. Erotismo zero, sensualità idem: non è questa l'idea alla base della linguaccia degli Stones o della copertina di Electric Ladyland di Hendrix, due icone a caso fra le mille del periodo. Al di là di questi schemi convenzionali e della ricerca forzata dell'occhiolino al pubblico (battutine e buoni sentimenti), di buono si possono e si devono citare senz'altro il cast (Seymour Hoffman... dove lo metti sta!) e, in primis, la colonna sonora, vera e propria antologia di classici di quei floridi anni: Stones, Who, Kinks, Hedrix, ma anche Small Faces, Turtles, Procol Harum, Cream e tantissimi altri. Onore e rispetto ai djs ed ai chitarristi, mentre la politica (il governo che fa di tutto per eliminare la nave-radio pirata) esce perfino moralmente sconfitta: ma davvero è stata questa la realtà? I love radio rock è pura finzione, che pure prende spunto da un fenomeno realmente esistito nel Regno Unito, da Radio Luxembourg in avanti; ma purtroppo affonda le proprie radici in un terreno caramelloso e palesemente fasullo (vedasi lo scandaloso, a dir poco, finale), piegandosi eccessivamente alle esigenze commerciali, cioè volendo raggiungere il più vasto pubblico possibile. E questo è precisamente ciò che che ha rovinato il rock, trascinandolo nella decadenza come fenomeno di massa, semplificandolo, ingabbiandolo nei canoni della mercificazione. 4/10.

Sulla trama

Inghilterra di metà anni '60: la radio nazionale, Bbc, trasmette solamente tre quarti d'ora di musica rock al giorno. Eppure il rock è ormai un fenomeno di massa, non soltanto giovanile; per questo una nave ancorata al largo delle coste britanniche, in acque territoriali neutre, comincia a trasmettere rock 24 ore su 24, diventando presto leggenda. A bordo arriva anche un diciottenne, figliastro del direttore della radio, mentre il governo fa di tutto per interrompere le trasmissioni...

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