Regia di Richard Curtis vedi scheda film
Inghilterra, 1966. Il ministro Dormandy (Branagh) ha una bella gatta da pelare: lui vorrebbe monopolizzare la BBC trasmettendo soltanto due ore di musica rock al giorno ma dal mare del Nord arrivano i suoni in modulazione di frequenza di Radio Rock, che con la sua ciurma di bizzarri DJ trasmette musica rock 24 ore al giorno. Su quella nave si trova anche il giovane Carl, la mascotte del gruppo che è stato spedito lì dalla madre dopo essere stato espulso dalla scuola.
Un po' racconto di formazione un po' saga romanzata in chiave grottesca della vera storia di Radio Caroline, il film di Richard Curtis - già regista di Love actually e di sceneggiatore di lavori come Quattro matrimoni e un funerale - rende palpabile agli amanti del rock le distanze abissali esistenti tra quel modo di proporre la musica per radio e le oscenità perpetrate a favore dell'industria discografica di oggi. Tutto risulta però un po' sopra le righe e i personaggi sconfinano nella caricatura sicché la pregevole fattura dell'opera finisce con lo stemperarsi in un registro ammiccante e compiaciuto.
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