Regia di Richard Curtis vedi scheda film
Piacevole e divertente. Bella carrellata di successi rock degli anni 60/70
Nell'Inghilterra degli anni '60, la musica che tutti bramano sentire è il rock, in quanto ha una vitalità e un’effervescenza creativa dirompente, ma l'etere britannico è monopolizzato dalla BBC; il reazionario e bacchettone governo inglese, scoraggia in tutti i modi l’ascolto del rock, considerandolo musica ribelle e quindi pericolosa ai fini del mantenimento di un sereno “status quo”; i cultori della musiva “del diavolo” hanno solo due ore a settimana di programma per ascoltarla. In compenso le numerose radio pirata trasmettono rock h 24, in barba alle proibizioni imposte dallo Stato, tra queste c’è la seguitissima “Radio Rock”, stazione clandestina collocata strategicamente su una nave attraccata al largo del mare del Nord, quindi fuori giurisdizione. Il giovane Carl sospeso da scuola, perché scoperto a fumare, viene imbarcato “per punizione” dalla madre proprio su quest’imbarcazione, di proprietà del suo patrigno Quentin. Solo che questo non è un luogo di espiazione monastica, tutt’altro, il clima non solo non è repressivo, ma anzi più che permissivo, trasgressivo e financo libertino, l’esperienza diventa una lezione di vita; Carl s’integra perfettamente in quel contesto frizzante e pirotecnico, dove si pratica amore libero, si bevono bevande alcoliche a gò gò, si rollano spinelli e si passa la migliore musica rock. Peraltro in questo stravagante caravanserraglio, il giovane oltre a incontrare i più istrionici e adorati dj del panorama musicale inglese, tra i quali il Conte, Dr. Dave, Midnight Mark, Simon e Angus, può finalmente conoscere suo padre mai visto sino ad allora e consumare anche i suoi primi amplessi.
L’establishment inglese, conservatore e rigido, per antonomasia, ostile alle radio libere, è caricaturalmente incarnato dall’ingessato e ottuso ministro Dormandy, che sistematicamente s’inventa qualsiasi espediente e cavillo burocratico, per zittire quella emittente e la conseguente onda inarrestabile del suo successo, ma viene puntualmente raggirato e ridicolizzato da quella fantasiosa comunità di “dj” fricchettoni e anarchici. Atto d'amore incondizionato per la musica rock e per la sua gigantesca carica di anticonformismo e potere di rottura degli schemi, che si porta dietro; il film nella sua trama semplice, è un’opera coinvolgente, allegra, scoppiettante, perfino travolgente, con dialoghi frizzanti, ritmo frenetico e soprattutto musiche accattivanti, che hanno fatto da colonna sonora alle vite di molti di noi.Lo sceneggiatore e regista Richard Curtis ha preso ispirazione da una storia vera, quella della “nave radio Caroline” ormeggiata nel 1964 nelle acque non territoriali, per sfuggire alle norme restrittive del governo britannico
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