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Gli amici del bar Margherita

Regia di Pupi Avati vedi scheda film

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La recensione su Gli amici del bar Margherita

di bradipo68
6 stelle

Il bar soprattutto nei paesini piccoli e nelle viuzze del centro delle città un po'più grandi sono importanti snodi di aggregazione sociale.E Avati attinge ancora dal suo personale pozzo della memoria per farci sapere qualcuna di quelle storie che rendevano quasi mitica quell'epoca nella provincia italiana.Nulla di male se tutto questo non fosse già stato fatto in chiave di farsa da Germi/Monicelli in Amici miei  o da un  grande regista come Fellini grande nel narrare il vitellonaggio di uomini senza un perchè e la poesia del ricordo di un'epoca in due differenti periodi della sua carriera.Solo per dare i primi due punti di riferimento che mi sono venuti in mente.Avati rimane invece un regista di provincia specialista in un cinema del ricordo bonario,fatto con discreta cura sia nella scelta del cast sia nella ricostruzione d'epoca.Il suo è un cinema  che ti suona familiare,che vola consapevolmente basso.Il problema è che questi film di Avati fatti nell'alveo del ricordo si assomigliano un po'tutti.Raramente ci sono film brutti ma da un pezzo vista l'idiosincrasia dell'autore al rischio(artistico)  latitano anche quelli belli con l'eccezione de Il papà di Giovanna , film di encomiabile fattura immediatamente precedente a questo.Il cast di questo film è veramente sontuoso ma per una buona metà viene buttato alle ortiche:ho letto di molti sorpresi in positivo dalla prova di Lo Cascio,attore che io stimo molto.Beh io credo che sia la prova peggiore di tutta la sua carriera,ho odiato sin da subito la sua risata sardonica,più da isterico che da pazzo.Gli altri viaggiano a livelli medi,più che un film Gli amici del bar Margherita ha il sapore e l'aspetto di una rimpatriata tra amici(qui presenti anche vecchi feticci di Avati come Cavina o attori come Botosso che avevamo un po'perso di vista e che avevano già lavorato con lui) aspira alla coralità ma non va oltre il bozzetto episodico,ma almeno cerca di non scadere nella farsa sempre nell'ambito di quel cinema garbato e gentile tipico di molte opere di Avati.Anche se la festicciola con il morto è una discreta vetta di umorismo macabroE'lontano dalla commedia becera che sembra il nostro principale prodotto cinematografico di questi anni ma è lontano anche per qualità dai suoi film migliori,più che brutto,questo film è pleonastico,non dice nulla di nuovo.Una storia già raccontata(e meglio) sia da lui stesso in film precedenti sia da altri valenti registi.

Su Pupi Avati

Avati secondo me stavolta spreca malamente parte del suo cast

Su Diego Abatantuono

non mi sembra particolarmente ispirato

Su Pierpaolo Zizzi

la faccia è ideale per il tipo d personaggio

Su Laura Chiatti

al di sotto del livello di guardia

Su Fabio De Luigi

ben nascosto fin a far venir fuori la sua vena patetica

Su Luigi Lo Cascio

troppo sopra le righe

Su Neri Marcoré

non mi dispiace

Su Luisa Ranieri

di colore

Su Claudio Botosso

ben rivisto dopo tanti anni

Su Gianni Ippoliti

mi fa strano vederlo da attore

Su Gianni Cavina

con gobba posticcia.Sempre ai suoi buoni livelli

Su Katia Ricciarelli

Ormai è caratterista di buona qualità

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