Regia di Roberto Burchielli vedi scheda film
All'inizio si pensa di essere capitati nel film diretto da un epigono schizzoide di Lars Von Trier. Poi, piano piano, ci si abitua ai ritmi frenetici imposti dal regista, di chiara derivazione televisiva. Ma non ci si abitua agli strepiti imposti agli attori, che si rivolgono continuamanete con lo sguardo in macchina (o cosa diavolo sia l'attrezzo con cui vengono oggi effettuate le riprese). Raoul Bova ci prova, ma i suoi sforzi sono vani, mentre hanno esito irritante i conati recitativi della sua partner (Simonetta Solder). I migliori sono i poliziotti veri che recitano al fianco del protagonista, ma i risultati cinematografici sono davvero mediocri.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta