Regia di Roberto Burchielli vedi scheda film
Il film dovrebbe essere un documetario sul tema della droga che circola tra i giovani girato per le strade di Milano. Il film parte da una buona idea cercando di fare capire la situazione e gli effetti della droga ma il film cade troppe volte nel noioso e sopratutto nel banale. La trama è lenta e piatta e il cast non riesce a esprimere neanche la ben che minima emozione.
Matteo è un giornalista. A causa del lavoro è sempre stato lontano dalla famiglia. Un giorno viene informato della morte del figlio Marco a causa di un'overdose di ecstasy. Il giornalista non demorde, nonostante l'instabilità della moglie incinta, causata dalla perdita del figlio, e decide di unirsi ad un gruppo della Squadra di Polizia anti-droga di Milano e filmare le catture degli spacciatori e dei consumatori di droga. Il suo vero scopo è quello di scoprire qualcosa a riguardo della morte del figlio che fu ritrovato proprio in una discoteca di Milano.
La sua peggiore intepretazione di sempre, non riesce ad esprimere la minima emozione.
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