Regia di Yves Simoneau vedi scheda film
Va fatta ad onor del vero una premessa. Da che esiste Hollywood in senso cinematografico, ogni film che riguardasse non tanto gli indiani d'America quanto piuttosto la Verità sulla nascita della nazione Stati Uniti avvenuta passando attraverso la più vergognosa ed anche malcelata espropriazione delle terre dei nativi americani, è sempre stato oggetto di osteggiamento e di censura. A qualche anno dall'uscita di un altro film televisivo molto ben accetto intitolato Cavallo Pazzo, questo lavoro risulta essere una vera e propria manna dal cielo per i sostenitori della causa indiana.
Sebbene in fondo lo abbia trovato un tantino scialbo, cioè privo
di quegli scenari (non le avranno tagliate tutte le foreste canadesi...o si?) e di quei personaggi dello stampo di Graham Greene (attore largamente sottovalutato, grande talento...vedi per esempio Balla coi Lupi ma anche altri lavori) confesso di averlo lungamente atteso e mi aspetto che questo film possa riportare in auge la mai risolta faccenda del riconoscimento delle Black Hills ai loro legittimi proprietari, I Sioux...e che finalmente si venga riconosciuto il giusto risarcimento e venga loro attribuito il rispetto che questo popolo merita.
Spero vivamente di vedere in futuro lavori cinematografici dedicati alla vita tribale dei nativi d'America, al confronto con i loro vicini di territorio, alle guerre indiane ancora prima che l'uomo occidentale venisse a farla da padrone....In senso stretto alla loro cultura ed ai rapporti che intercorrevano fra l'uomo rosso ed il proprio ambiente circostante e sui mezzi di cui ogni tribù disponeva per affrontare le difficoltà della vita quotidiana.
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