Regia di Greg Mottola vedi scheda film
Estate 1987: le condizioni economiche della famiglia di James peggiorano all’improvviso e lui è costretto non solo a rinunciare al progettato viaggio in Europa ma anche a trovarsi un lavoretto in un parco giochi per pagarsi gli studi; nell’immediato, comunque, il suo obiettivo è quello di perdere la verginità. Filmetto simpatico, senza nessuna pretesa se non quella di riportare con nostalgia (ma in modo non ruffiano) a un periodo della vita che si attraversa senza quasi averne coscienza e che poi si rimpiange: la vigilia dell’età adulta, quando tutto sembra ancora possibile ma già si cominciano a riporre nel cassetto i primi sogni. Qui il passaggio è duplice, dal liceo all’università e da Pittsburgh a New York (insomma, dalla provincia alla grande città); in tv si intravede Reagan, ma è solo un rumore di fondo: c’è semmai il reaganismo pratico, quello che spinge l’amico del cuore a cambiare idea all’ultimo momento e a iscriversi a Economia. Un po’ troppo programmatico nell’infilare tutti i personaggi di contorno che ci si aspettano (l’ochetta, il nerd, il bullo, i genitori che non capiscono nulla), a un certo punto il film sembra sbandare verso il dramma ma poi si stabilizza su un tono leggero; a far ridere ci pensa soprattutto il proprietario del luna park, con i suoi fantasiosi espedienti per tagliare i costi (“Regola numero uno: nessuno deve vincere il panda gigante”).
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta