Regia di Dito Montiel vedi scheda film
VOTO : 6++.
Ci si aspettava parecchio dal secondo film di Dito Montiel, dopo un esordio considerato dai più molto interessante, che non stecca, ma sceglie anche una storia decisamente convenzionale che riesce comunque a lavorare, in maniera discreta, ai fianchi.
Shawn (Channing Tatum), un giovane venuto dal nulla che tira a campare a New York, conosce Harvey (Terrence Howard), un medio truffatore, che lo introduce ai combattimenti clandestini, dove in pochi minuti si possono guadagnare un sacco di soldi.
L’ingresso è quasi trionfale, intanto si innamorerà e si preparerà all’incontro decisivo contro un vecchio “nemico”, allievo dell’odiato padre (sulla loro storia si saprà quasi niente), per la somma di 10000 dollari, più delle rischiose scommesse mettono in pericolo i protagonisti.
La sceneggiatura, oltre ad essere in buona parte prevedibile e non molto diversa da altre similari e più precise, presenta alcune situazioni poco credibili (per esempio, dopo il primo incontro e 5000 dollari in saccoccia il protagonista vuole combattere subito per poter campare, mentre il primo combattimento si risolve in suo favore con molta fortuna e non si capisce tutto questo entusiasmo e le copiose offerte) ed un’evoluzione dove i rapporti mutano in maniera sostanziale, ma senza generare un grande coinvolgimento per un’approssimazione generalizzata.
Però il resto funziona in maniera egregia, soprattutto i combattimenti, non tanti per la cronaca, sono decisamente “da strada” (violenti corpo a corpo senza invenzioni poco credibili), mentre il finale a sorpresa, che si poteva anche intuire, rimane comunque una degna conclusione per un prodotto immediato, non proprio ispirato, ma anche privo di grandi cadute di stile.
Ecco diciamo che il contesto poteva essere curato un po’ meglio, la vita di strada ha conosciuto narratori migliori e i personaggi (alcuni fin troppo demarcati nei caratteri) non entrano nell’immaginario, anche perché gli attori, nel complesso onesti, non hanno comunque i volti e le movenze dei migliori predecessori in materia.
Dunque un prodotto più che sufficiente per il tipo di soggetto che propone, ma senza sterzate importanti per poter lasciare un ricordo migliore (ma poteva anche essere peggiore).
VOTO : 6++.
Sceglie una storia troppo convenzionale, ma la lavora egregiamente ai fianchi con alcune riprese interessanti.
In ogni caso il suo è un lavoro parzialmente deludente.
VOTO : 6+.
Fisicamente ci sta bene, a livello di espressività e carisma però non riesce ad emergere.
VOTO : 6++.
Prova discreta, il suo personaggio non spicca il volo, ma lui è bravo a regalargli un pò di profondità.
VOTO : 6.
Sufficiente, il tempo passa impietoso e sono ormai lontani gli anni migliori.
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