Regia di Woody Allen vedi scheda film
L'intelligenza, il garbo, lo spirito ed il divertimento non mancano.
Allen, usando Larry David come suo alter ego, realizza un'esaltazione di sé stesso e pare divertirsi a prendersi in giro. Un personaggio così marcatemente narcisista, presuntuoso, maleducato, ipocondriaco, intelligente e prepotente non pare altro che sé stesso leggermente modificato.
Sostanzialmente Allen non dice niente di nuovo rispetto ai suoi precedenti film, continua a filosofeggiare sulla natura umana malvagia ed irrazionale, sulla vita insignificante ed assurda da cui non ci si può aspettare granché e sul caso che domina il destino. Oltre a ciò, sempre attraverso Larry David, analizza anche sé stesso e sembra voglia ammettere che questo narcisismo e questa presunzione di cui è preda il protagonista non siano altro che corazze per difendersi dal mondo esterno, valide scuse per evitare il confronto, l'interazione e per non arrischiarsi a vivere. Difatti il protagonista è la trovata migliore del film, il resto è un tantino deludente. Tuttavia l'intelligenza, il garbo, lo spirito ed il divertimento non mancano.
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