Regia di Woody Allen vedi scheda film
Paranoico, cinico e sfrontato; nevrotico, psicopatico e psicotico; ipocondriaco, agorafobico, misantropo. Ma anche nichilista, pessimista, dissacrante, autoassolutorio…in 2 parole: Woody Allen (chi altri se no?)! Non inganni, infatti, la persona di Boris Yellnikoff (che altri non è se non l’anagramma cinematografico di Allen stesso: la rappresentazione dell’Allen pensiero: PompiereFI), il quale, non a caso, vive a Manhattan, ha un disperato bisogno di coltivare pratiche routinarie rilassanti e rassicuranti e nutre un disprezzo debordante per ogni altro esponente della razza umana che abbia un QI inferiore al suo (quasi chiunque praticamente), a partire dai suoi giovanissimi sfidanti a scacchi (condannati dall’età ad una “subnormalità” elevata al cubo).
Basta che funzioni e la classica scoppiettante e intelligente commedia alleniana, di quelle di cui si sente spesso il bisogno (una volta l’anno, s’intende).
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