La recensione su Basta che funzioni

di supadany

8 stelle

VOTO : 6/7.

Woody Allen il meglio ha finito di darlo da un po’ di tempo, è il caso che ci rassegniamo, anche se questo è comunque un discreto passo avanti (o indietro per i temi e lo stile) rispetto agli ultimi suoi lavori europei.

Torna qui in quel di Manhattan, circumnavigando il protagonista, un signore della terza età logorroico, ipocondriaco ed egocentrico (vi ricorda qualcuno?).

Nella sua tranquilla vita irrompe una ragazzina di campagna, tanto spontanea, quanto diversa lui (cultura a dir poco latitante) che deciderà (non si sa bene perché) di sposarlo (ma lui rimarrà imperterrito uguale a prima).

In seguito arriveranno prima la madre e poi il padre (ormai separati) di lei ed anche loro (ma non solo) scopriranno quante sorprese possa riservare la vita di città.

Lo script, pur non completamente convincente come nella migliore tradizione allenniana, è comunque ricco di rapporti visti in chiave moderna (un ménage à trois, una coppia omosessuale) mostrati con estrema naturalezza.

Oggi certo non sono più temi di primissimo pelo, ma comunque raccontarli come fossero la cosa più comune del mondo (d’altronde basta che funzioni, il resto non conta) è una soluzione almeno piacevole e che ancora oggi non è proprio facile incontrare.

Per il resto ci sono sicuramente, almeno per me, tanti dialoghi brillanti (un must per l’autore dopo qualche pellicola dove questi non erano proprio copiosi), però ce ne sono anche altri abbastanza inutilmente volgarotti (vedi le lezioni di scacchi ai bambini per esempio) ed abbastanza fastidiosi che mi pare si potessero tranquillamente evitare.

Woody rimane poi egocentrico anche quando non si dirige; il protagonista spesso si rivolge direttamente al pubblico al di là dello schermo, un espediente forse criticabile, ma che per me ci può stare.

Nel complesso una commedia abbastanza brillante e sostanzialmente piacevole, non a livello dei migliori Allen, almeno per continuità di intenti, ma comunque divertente e genuinamente moderna.

Su Woody Allen

VOTO : 6/7.
Torna dopo un pò di tempo a sfornare dialoghi brillanti.
Pur avendo fatto di meglio, per me è un gradito ritorno (speriamo non estemporaneo).