Un uomo eccentrico, nevrotico e già in là con gli anni (Larry David) intreccia una serie di storie d'amore, ma finisce per legarsi a una giovane del Sud degli Stati Uniti, estremamente naïve (Evan Rachel Wood).
Note
Allen non ci prende più per i fondelli con una delle sue operine pro loco (nel senso di sponsorizzate dall’ufficio del turismo locale: ci siamo dimenticati l’orrore di Vicky Cristina Barcelona?). Il titolo: una regola di vita, al di là di tutta la psicanalisi inflitta a sé e agli altri, in una vita e in una carriera. Quasi un film testamento, perché mai come quando si è vicini alla morte si è così spudoratamente autoassolutori.
Forse il miglior Allen ‘nuova maniera’, fa esplodere lo straordinario Boris Yelnikoff (bravissimo Larry David), grazie al quale schiaffeggia l’umanità come forse mai prima. Le coincidenze e i rimescolii più astrusi dell’esistenza alla fine hanno un senso, perché, in fondo, “basta che funzioni”. Da applausi una bellissima Evan Rachel Wood.
Un’ accozzaglia di situazioni inverosimili e il tentativo sistematico e patetico
di ridicolizzare i valori Cristiani della famiglia e della fede caratterizzano questo
brutto film di Woody Allen.
Voto 4-
Woody Allen come sempre si parla addosso. C'è qualcosa non autoreferenziale che sia in grado di dire sulla realtà? Ma lui è capace di avere i piedi per terra nella realtà? Evidentemente no. Verboso, inutile, irritante e noioso.
Un copione di molti decenni fa recuperato per l'occasione ma dopo essere stato ampiamente saccheggiato per dare qualche respiro ad altre sue opere a corto di ispirazione. Meglio del solito insomma (parlo di questo suo ultimo periodo) ma a me non basta perchè mi sembra che sappia davvero troppo di stantio. Basta che funzioni? Forse ma solo in parte.
Se non vi piace Woody Allen non perdete tempo, vedete qualcos'altro. Ma se lo apprezzate come regista, come sceneggiatore o come "inventore" allora questa commedia fa per voi, garantito.
Dopo "La maledizione dello scorpione di giada", sopravalutato dalle recensioni, pensavo che anche qui le votazioni fossero alte in ossequio ad Allen. Ed invece no, il film è piacevole, i personaggi sono profondamenti intrisi dello stile Allen e le situazioni navigano tra il grottesco, l'iperbolico e la sagace critica culturale ed esistenziale.
Brillantissimo all'inizio, cede col passare dei minuti. Un po' troppa promisquità alla Aldomovar. Incomprensibili il primo dialogo dei due giovani dopo lo scontro dei cani, fuori copione! Rimane comunque un buon film con l'inconfondibile marchio di Allen. Vot 6,5
Film bellissimo con una serie di battute intelligenti che fanno di questo piccolo film, un opera da vedere e rivedere per apprezzarla sempre di più voto 8
Una prima parte decisamente viva, brillante e divertente. Col passare del tempo il film un po' si perde e si presta a qualche eccesso di sceneggiatura, ma il risultato è da vedersi. 7
Prendersi in giro, questa è la chiave,Woody ci riesce ancora, e lo fa piazzando a ripetizione lungo tutto il film una sublime autoaffermazione: io sono un genio
Coppie divise, tradimenti, la mancanza di senso dell'universo e della vita. Bisogna accontentarsi di pochissimo, di rovistare nel marasma della vita per qualcosina che funzioni in qualche modo, e dia un piccolo piacere o un istante di felicità.
Exploit di cinismo lucido venato di isterismi graffianti, paranoie esagitate e, in fondo, anche di tenerezza. Un W. Allen tra i più bizzarri e dalla buona sceneggiatura. Bravo L. David.
Una storiella di classici intrecci romantici condita con una sequenza irresistibile di freddure più o meno volontarie non solo del protagonista. Buonissimo il ritmo e il cast.
Di solito anche se inizialmente non mi piace, continuo a guardare il film per trovare qualcosa di positivo. Stavolta invece dopo dieci minuti di monologo psico-sociale ho cambiato canale. Non fa per me. Assolutamente no. VOTO: 2
E cosa fa un genio?
Ha gli anni che bastano per fregarsene di tutti,vive a Manhattan in un appartamento usa e getta, é sciancato per un tentativo malriuscito di suicidio e neanche il secondo andrà a buon fine, quando si lava le mani canta sempre Happy birthday to you e insegna a giocare a scacchi a pagamento per strada a ragazzetti, regolarmente perdendo la pazienza e insultando… leggi tutto
"Aaaaaaah... Sto morendo". "Ma che cos'hai?". "Sto per morire". "Devo chiamare l'ambulanza?". "No, no, non adesso, non stanotte. Voglio dire, prima o poi...". "Boris, tutti muoiono...". "È inaccettabile". "I tuoi attacchi di panico stanno diventando più frequenti e più intensi, devi ricominciare a prendere le tue medicine". "Non le riprendo le mie stramaledette medicine, non… leggi tutto
Woody Allen torna a New york con un film esilarante… Ve piacerebbe eh?! E invece non è così… Woody Allen sarà pure tornato a New York, tra l’altro posticcia e che potrebbe essere ovunque tra le quinte di qualsiasi teatro, ma il film è ben lontano dall’essere esilarante. Il protagonista (non se ne può più di sentire che… leggi tutto
Una trama che prende il via nei’ 70, quando Allen aveva pensato all’attore di teatro Zero Mostel , per il ruolo di protagonista. La scomparsa del comico di origine ebraica aveva però scombinato piani e progetti del regista newyorchese fino a fargli rimandare di oltre tre decenni una pellicola costruita con alcuni dei suoi consueti marchi di fabbrica:…
Ennesima operina fiacca e poco divertente di quello che per una decina d'anni (fino alla metà degli anni 70) è stato il regista-attore più intelligentemente divertente della storia del cinema americano (e non solo). Poi è iniziato il periodo cosiddetto del "fratello scemo di Ingmar Bergaman" e la verve dissacrante è scomparsa quasi per sempre (rarissime…
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Commenti (28) vedi tutti
Il solito Allen. Logorroico, autoironico, newyorkesemente nichilista. Film che si lascia vedere ma senza alti ne bassi. Voto: 6.
commento di RacsoForse il miglior Allen ‘nuova maniera’, fa esplodere lo straordinario Boris Yelnikoff (bravissimo Larry David), grazie al quale schiaffeggia l’umanità come forse mai prima. Le coincidenze e i rimescolii più astrusi dell’esistenza alla fine hanno un senso, perché, in fondo, “basta che funzioni”. Da applausi una bellissima Evan Rachel Wood.
commento di gerkotaUn Larry David strepitoso,il suo personaggio è superbo come i suoi dialoghi, uno dei personaggi più interessanti della filmografia di Allen.
commento di frankdeniroUn’ accozzaglia di situazioni inverosimili e il tentativo sistematico e patetico di ridicolizzare i valori Cristiani della famiglia e della fede caratterizzano questo brutto film di Woody Allen. Voto 4-
commento di FabiousWoody Allen come sempre si parla addosso. C'è qualcosa non autoreferenziale che sia in grado di dire sulla realtà? Ma lui è capace di avere i piedi per terra nella realtà? Evidentemente no. Verboso, inutile, irritante e noioso.
commento di eit20Il solito verboso Allen....ma quello che dice non e' mai banale,mai buttato li' per caso,percio' da non perdere.
commento di ezioUn copione di molti decenni fa recuperato per l'occasione ma dopo essere stato ampiamente saccheggiato per dare qualche respiro ad altre sue opere a corto di ispirazione. Meglio del solito insomma (parlo di questo suo ultimo periodo) ma a me non basta perchè mi sembra che sappia davvero troppo di stantio. Basta che funzioni? Forse ma solo in parte.
commento di (spopola) 1726792Se non vi piace Woody Allen non perdete tempo, vedete qualcos'altro. Ma se lo apprezzate come regista, come sceneggiatore o come "inventore" allora questa commedia fa per voi, garantito.
leggi la recensione completa di maestro_farneseun vecchiaccio brutto e antipatico che suscita tanto interesse in donne giovani? Uno dei let-motive preferiti nei film peggiori di Woody Allen.
commento di gherritBuono, voto 8
commento di stokaiserUn film come tanti di W.A... grande nei dialoghi.. spesso troppo veloci e troppo impegnativi.. da vedere per poi rivederlo .. voto 6
commento di nicelady55Dopo "La maledizione dello scorpione di giada", sopravalutato dalle recensioni, pensavo che anche qui le votazioni fossero alte in ossequio ad Allen. Ed invece no, il film è piacevole, i personaggi sono profondamenti intrisi dello stile Allen e le situazioni navigano tra il grottesco, l'iperbolico e la sagace critica culturale ed esistenziale.
leggi la recensione completa di giubLa filosofia di Boris Yellnikoff su tutto è "Basta che funzioni": e il film funziona, eccome. Larry David è il perfetto alter ego di Woody Allen.
leggi la recensione completa di silviodifedeBrillantissimo all'inizio, cede col passare dei minuti. Un po' troppa promisquità alla Aldomovar. Incomprensibili il primo dialogo dei due giovani dopo lo scontro dei cani, fuori copione! Rimane comunque un buon film con l'inconfondibile marchio di Allen. Vot 6,5
commento di BradyUn flusso incontrastabile di battute impudenti e al contempo sofferte.
leggi la recensione completa di IlGranCinematografoFilm bellissimo con una serie di battute intelligenti che fanno di questo piccolo film, un opera da vedere e rivedere per apprezzarla sempre di più voto 8
commento di claudio1959Una prima parte decisamente viva, brillante e divertente. Col passare del tempo il film un po' si perde e si presta a qualche eccesso di sceneggiatura, ma il risultato è da vedersi. 7
commento di near87Prendersi in giro, questa è la chiave,Woody ci riesce ancora, e lo fa piazzando a ripetizione lungo tutto il film una sublime autoaffermazione: io sono un genio
leggi la recensione completa di yumeCoppie divise, tradimenti, la mancanza di senso dell'universo e della vita. Bisogna accontentarsi di pochissimo, di rovistare nel marasma della vita per qualcosina che funzioni in qualche modo, e dia un piccolo piacere o un istante di felicità.
leggi la recensione completa di BalivernaL'intelligenza, il garbo, lo spirito ed il divertimento non mancano.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiExploit di cinismo lucido venato di isterismi graffianti, paranoie esagitate e, in fondo, anche di tenerezza. Un W. Allen tra i più bizzarri e dalla buona sceneggiatura. Bravo L. David.
commento di kotrabUna storiella di classici intrecci romantici condita con una sequenza irresistibile di freddure più o meno volontarie non solo del protagonista. Buonissimo il ritmo e il cast.
commento di bebabi34Di solito anche se inizialmente non mi piace, continuo a guardare il film per trovare qualcosa di positivo. Stavolta invece dopo dieci minuti di monologo psico-sociale ho cambiato canale. Non fa per me. Assolutamente no. VOTO: 2
commento di AntofroncyVoto 6. [20.05.2013]
commento di PPWoody Allen allo stato puro! Film da ascoltare più che da vedere…
commento di lorenzomaroneVoto al film: 5!
commento di Mr BlondeVoto al Film : 7
commento di ripley77Eppur funziona.
commento di Johnny Depp