Regia di Christian Duguay vedi scheda film
E'proprio vero che scontiamo la globalizzazione:ai tempi di mio padre c'era convitto o collegio che dir si voglia o il seminario per sedare gli animi degli adoelscenti più turbolenti,oggi c'è il campo del terrore alle isole Fiji.Un pezzetto di paradiso terrestre con recinto fatto di sensori,un sedicente esperto che lo guida e una serie di guardiani che cerca di mantenere l'ordine.Tutto sta ad avere i soldi per mandarci i figli.Sinceramente ho trovato questo film abbastanza ridicolo come incipit ma pare che sia tratto da una storia vera.Per molti genitori allora la soluzione era stata mandare i propri figli in una sorta di comune anni '70,trattati come reclusi e fatti lavorare come schiavi senza godere del benchè minimo diritto civile.A questo punto era meglio la casa circondariale locale.Ma qui si sta scivolando nella sociologa spicciola e detto tra noi qui di impegno sociologico c'è poco o nulla.Duguay esperto regista attivo anche in televisione è interessato al meccanismo ansiogeno del suo film che si colloca a meno di un palmo dalla seconda parte di The Beach con particolari riciclati a destra e a manca.Non riserva sorprese e soprattutto non c'è nulla di nuovo sotto il sole.A Stormare ormai lo chiamano solo per fare parti da spostato....
riesce a tenere a galla il film
non partcolarmente impressionante
insomma
ormai va col pilota automatico
tra le meno peggio
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