Regia di Renny Harlin vedi scheda film
Di presupposti per realizzare un buon film ce n’erano, almeno quelli essenziali: una buona idea di base, un ottimo cast, un regista con il curriculum di diverse pellicole d’azione e thriller di discreto successo. Il risultato invece non è stato all’altezza delle attese ed è stata un’occasione mancata. Tutto ruota attorno all’attività che svolge il personaggio principale, un ex poliziotto che adesso ha una ditta che pulisce le scene del crimine dopo che la scientifica ha terminato il suo lavoro di rilevamenti. Il giorno in cui nel suo lavoro di cleaner si trova incastrato in una situazione intricata, mandato a bonificare una casa per far sparire le prove di un delitto, capisce di essere stato utilizzato e teme di avere difficoltà a cavarsela, potendo diventare lui il primo dei sospettati. La situazione è complicata, anche per la presenza di alcuni uomini dell’ordine implicati nella storia.
Nonostante la partenza da un buono spunto e l’impiego di ottimi attori, la regia fallisce nell’impostazione del ritmo che è risultato scarso, con attimi di cadute notevoli e non riesce a dare continuità alla tensione.
Il giudizio a mio parere comunque non è del tutto negativo, anche per merito della prova del trio protagonista Jackson-Harris-Mendes a cui va aggiunto un buon Luis Guzmán nelle vesti di un ufficiale di polizia, lui che normalmente è dall’altra parte della barricata. Il film quindi si fa vedere con interesse, anche se il finale diventa un po’ telefonato, con la sorpresa terminale che arriva con il botto bagnato.
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