Regia di Yojiro Takita vedi scheda film
'Departures', premiato dall'Academy nel 2009 con l'Oscar al miglior film in lingua straniera, è un buon film con alcuni piccoli difetti che ne inficiano di poco il suo valore.
Il regista Jojiro Takita dimostra una buona mano nell'abbinare una storia drammatica a degli spruzzi di humour nero, dà alla pellicola un ritmo compassato - abituale in tanti film giapponesi - e, unico difetto, la cosparge di simbolismi - riguardanti i continui riferimenti a morte e vita - che, nella parte finale, risultano eccessivi e superflui.
Del trio di attori principali, il migliore è sicuramente l'impresario (Tsutomu Yamazaki) dell'agenzia per ''i viaggi'', capo all'apparenza imperturbabile ma in realtà generoso con il suo sottoposto Daigo (Masahiro Motoki), ex violoncellista disoccupato in cerca di un'occupazione che pensa di tutt'altro tipo ma che poi, superato l'impasse iniziale, svolge con grande trasporto e professionalità; defilata nel ruolo di Mika, moglie del neo-tanatoesteta - termine un po' pomposo con cui vengono definiti coloro che predispongono i defunti per la cerimonia funebre - Ryoko Isuke, la quale in principio ha un moto di rifiuto per la nuova attività di Daigo, tanto da lasciarlo per poi tornare suoi suoi passi dopo aver seguito con quanta cura il marito svolge la sua professione.
Voto: 7/8. (visto in v.o.s.)
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