Regia di Michael Blieden vedi scheda film
Doug Benson, comico, assume regolarmente marijuana in regola con le leggi californiane. Ma è vero che fumare fa male alla salute? E se sì, quanto? Benson smette per un mese, poi nel mese successivo ricomincia rincarando la dose, mentre si sottopone a continui monitoraggi fisici e mentali.
La droga, anche quella leggera, fa male; d'altronde migliora l'umore e di conseguenza la qualità della vita, pur accorciandola e complicandola in mille modi (perdita della memoria, delle capacità di apprendimento, riduzione delle capacità fisiche, etc.). Questo è tutto: ed è davvero poco, perchè già si sapeva prima di vedere Super high me, ma d'altronde il film non ha pretese di serietà, per quanto la storia raccontata sia completamente attendibile e i metodi documentaristici portati avanti in maniera sufficientemente efficace. Doug Benson è uno stand up comedian americano che fa uso continuativo di marijuana ed è in pace con le leggi della California, nazione in cui vive; la visione di Super size me (Morgan Spurlock, 2004), nel quale un uomo si sottopone a dieta serrata a base di MacDonalds, porzioni maxi tre volte al giorno per un mese intero, fa balenare a Benson l'idea di replicare l'esperimento, ma con la cannabis al posto degli hamburger. Insensato ed eccessivo Spurlock, perfino peggio fa Benson, che evidentemente è un consumatore accanito di droghe leggere anche prima di dedicarvisi in maniera intensiva per il film; il risultato è quindi molto modesto, le uniche risate vere provengono dagli estratti degli show che il comico tiene nel periodo in cui viene girato il documentario. Fra gli altri compaiono qua e là nel film Zach Galifianakis e Dave Navarro; il regista Michael Blieden proviene dalla tv statunitense ed è in particolare esperto di show comici; didascalie ed effetti grafici sono tavolta straripanti, in tono con la levità dell'opera. 3/10.
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