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1855. La prima grande rapina al treno

Regia di Michael Crichton vedi scheda film

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La recensione su 1855. La prima grande rapina al treno

di Lord Holy
8 stelle

Non ho finora mai avuto il piacere di leggere il romanzo (quasi) omonimo, ma non nutro dubbio alcuno circa il fatto che il materiale d'ispirazione sia stato trattato con il massimo riguardo, essendo la trasposizione stata curata dallo stesso Michael Crichton, autore della fonte originale, qui nelle veci di scrittore della sceneggiatura e di guida in cabina di regia.
Il fatto trae spunto da una vera rapina avvenuta nel 1855, naturalmente romanzandone gli eventi nell'adattamento, che mi sento di poter ascrivere fra gli appartenenti al genere classico dell'heist movie. Senza per questo rinunciare a un tono leggero, scanzonato e a tratti divertente, in una sincera maniera che tanto ricorda una commedia, l'incedere e l'attenzione sono però comunque offerti da una costante tensione, da una suspense latente e da un ritmo tutto sommato sostenuto. Il meccanismo funziona e si dimostra intelligente, accattivante, sia nell'ansiogena preparazione al colpo grosso sia nel riuscito colpo finale. Si riscontrerà magari qualche difetto, ingenuità e inverosimiglianza, eppure lo si assolverà di buon grado.
Il cast è egregiamente assortito. Manco a dirlo, è ovvio, nel numero primeggia quel campione di stile che è Sean Connery (Edward Pierce), già da solo capace di giustificare la visione dell'opera. Pertanto, se si considera inoltre un comprimario d'eccellenza incarnato da Donald Sutherland (Robert Agar), il quale strapperà più di un semplice sorriso, o l'avvenenza mai fuori luogo del personaggio di Lesley-Anne Down (Miriam), si può intuire come gli ingredienti del successo garantito siano al loro posto. Non si dimentichi poi la sontuosa ed energica colonna sonora di Jerry Goldsmith, eletta a protagonista portante in una scena al pianoforte sulle note di Mozart. Chiude il cerchio un'impeccabile ricostruzione storica di ambientazione e costumi, per una suggestione assicurata. Consigliato.

Sulla trama

Nel pieno della guerra di Crimea nel 1855, usandosi pagare i militari in oro, la Gran Bretagna è solita trasferire periodicamente una forte quantità di lingotti d'oro dalla banca al lontano fronte. Il trasporto fino al porto d'imbarco di Folkestone viene fatto su di un treno. Lo spericolato avventuriero Edward Pierce, abile truffatore introdottosi nell'alta società con falso nome e con allettanti qualifiche, organizza con l'aiuto di una piccola banda di ladruncoli una memorabile rapina.

Sulla colonna sonora

Un insieme di musiche, composte da Jerry Goldsmith, appropriato ed efficace nell'accompagnare le immagini.

Cosa cambierei

Nulla.

Su Michael Crichton

Tutti suoi sono i meriti di direzione, soggetto e copione, per un risultato degno di rispetto a dir poco.

Su Sean Connery

Edward Pierce. Sempre al top. Perfetto.

Su Donald Sutherland

Robert Agar. Simpatico, ottima spalla.

Su Lesley-Anne Down

Miriam. Una bella presenza.

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