Regia di Michael Crichton vedi scheda film
"1855-La prima grande rapina al treno"
diretto nel 1978 da Michael Crichton,
devo dire che mi è piaciuto.
La storia si svolge nel 1855 e racconta
che Edward Pierce insieme con il compagno Agar,
vuole organizzare l'assalto a un treno carico d'oro che deve
andare in Crimea.
Per i tempi si tratta di un colpo audace
dove bisogna copiare
4 chiavi e saranno aiutati dalla
bella Miriam,compagna di Edward.
Il Film con una mega produzione dalla Unidet Artist della
MGM Company e da Dino De Laurentis ed è il 3°
lungometraggio dello scrittore Michael Crichton,
dopo i bellissimi Cult:"Il mondo dei robot"
e "Coma profondo" e questa volta sempre preso
da un suo romanzo costruisce un lavoro di una
rapina che si svolge nel 1855 dove uno scassinatore
è entrato come uomo di affari nel giro chi costudisce
l'oro della Crimea,e comincia a pensare al colpo
e fare grazie a un suo amico le copie delle 4 chiavi
per aprire la cassaforte dentro il treno.
Il regista costruisce il tutto con toni
di Commedia,anche a doppi sensi
e avventura con una buona dose
di suspance e tensione,con scene
spettacolari e calcola ogni inquadratura
al millimetro.
Memorabile la scena del treno e del colpo in atto
quando il protagonista cammina sul treno e deve
abbassarsi ogni volta che è perfetta come realizzazione.
Nel ruolo del protagonista figura uno dei più
grandi Attori di tutti i tempi che è Sean Connery,
mente diabolica del colpo che con la sua bravura
a tratti offusca i comprimari e poi c'è un altro grande
come Donald Sutherland e la splendida e seducente
Lesley-Anne Down.
Da segnalare la buona direzione degli Attori
dove figurano oltre i già citati:
Alan Webb-Malcolm Terris-Robert Lang-
Michael Elphick-Wayne Sleep-Pamela Salem-
Gabrielle Lloyd -George Downing-James Cossins-
John Bett-Peter Benson-Janine Duvitski-Brian De Salvo-
André Morell-Donald Churchill-Brian Glover-
Noel Johnson-Peter Butterworth-Patrick Barr
e Hubert Rees.
Invece nel reparto tecnico segnalerei
le belle musiche originali del maestro
Jerry Goldsmith,la fotografia di
Geoffrey Unsworth e le scenografie
di Maurice Carter,che realizzano
una buona ricostruzione dell'epoca.
In conclusione un buon Film
di Crichton,inferiore ai due
precedenti,ma con una robusta
costruzione e una regia misurata
al millimetro che però ha un
"Happy End" forzato,ma ormai
il meglio è fatto.
Il mio voto: 7.
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