Regia di Beppe Cino vedi scheda film
Continua imperterrito a concentrarsi sulla sua Sicilia Beppe Cino, autore televisivo, allievo e aiuto regista di Roberto Rossellini. Sicilia d’altri tempi (sono gli anni 50), rivisitata attraverso Gesualdo Bufalino e il suo romanzo Argo il Cieco. Il risultato è una fotografia ingiallita e mélo, finora nota ai meno con il titolo Maria Venera, distribuita oggi a tre anni dalla sua realizzazione. Vi si racconta Quell’estate felice in cui un anonimo professore di latino s’innamorò, non corrisposto, di una giovane siciliana, affascinante e ribelle. Nelle intenzioni, non completamente messe in opera, simbolo di una Sicilia votata a cadere sotto i colpi della modernità. Modica e il barocco dell’isola si lasciano ammirare sullo sfondo, ammantati da una patina polverosa. Peccato che la retorica contagi l’intero racconto, recitato teatralmente da Olivia Magnani e da un cast di tutto rispetto proveniente perlopiù dallo Stabile di Catania. La pesantezza è generale, i toni enfatici. È aulica la messa in scena, lontana, lontanissima, da opere fondamentali (da Sedotta e abbandonata a Divorzio all’italiana) che nella stessa Terra e con gli stessi temi hanno fatto germogliare fiori bellissimi.
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