Regia di Gerald McMorrow vedi scheda film
Un piccolo capolavoro nascosto. Questo è Franklyn, un film che non ha riscosso grandi apprezzamenti ma che non è sicuramente sfuggito allo spettatore attento e sensibile. Dietro il pretesto della storia a tinte gotiche ci viene proposta una riflessione profonda sull'amore e sul destino. E' un film spiazzante, perché ha un'apparenza nera e un'anima delicata, ma proprio questo ne fa un bel film. Un plauso va fatto anche alla splendida realizzazione della fantastica città nella "realtà alternativa", un'ambientazione davvero azzeccata che rende ancora più godibile questa opera. Meno riuscita, forse perché trattata in modo meno approfondito, la critica al fanatismo religioso che non riesce mai a diventare un elemento basilare del film ma piuttosto una parte complementare.
Quattro storie si intersecano fra loro in maniera apparentemente incomprensibile. Alla vicenda principale (che vede come protagonista il giustiziere Jonathan Preest in una città forse del futuro dove la religione è diventata un'ossessione) fanno da contraltare tre vicende ambientate nel nostro mondo: un ragazzo alla ricerca dell'amore, una ragazza alla ricerca della morte e un padre alla ricerca del figlio. La trama si dipana mano a mano fino al finale risolutivo in cui tutti i fili convergono in un unico nodo.
Una colonna sonora mai invadente che accompagna la storia senza picchi particolari
In un film che apprezzo non cambierei mai nulla.
Ottima scelta di tempi, si sente la passione per la storia narrata.
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