Regia di Gerald McMorrow vedi scheda film
Non è propriamente un esordiente,perchè il suo primo lavoro,"Thespian X",da noi inedito, lo aveva realizzato nel 2002, ma l'inglese Gerald McMorrow è un cineasta di cui potremmo continuare a sentir parlare in seguito. Questo "Franklyn", che si svolge su due piani narrativi,uno riguardante un padre che cerca disperatamente il figlio reduce dall'Iraq nei bassifondi londinesi e una bella ragazza dalle tendenze suicide che vive con rabbia i propri conflitti,l'altro ambientato in una Londra travisata in una società integralista e pesantemente opprimente, nella quale un giustiziere in maschera deve compiere un delitto e cerca di sfuggire all'incalzante polizia che sembra essere dappertutto.C'è qualche cerebralismo di troppo,un'attenzione eccessiva a certi estetismi che patinano fin troppo,soprattutto, la parte riguardante la realtà alternativa, ma è evidente il segno di un talento registico:il film non è affatto banale,anche se risente ancora di troppe influenze(su tutte "V per vendetta"), c'è una cura notevole delle psicologie e dell'allestimento scenografico, ed un senso della tragedia che pervade tutta la pellicola.In più,occhio agli attori:sia Ryan Philippe,che pur attraversa più di metà della storia con una maschera da spettro addosso, Eva Green,che lascia affiorare tutte le taglienti inquietudini del proprio ruolo, e in particolare Bernard Hill,che propone con finezza i mezzitoni del suo personaggio, il più ordinario e per questo forse il più complesso.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta