La recensione su I mostri oggi

di supadany

2 stelle

VOTO : 4.

Commedia di una pochezza disarmante che spreca un cast variegato con una serie di storielle scritte male, senza verve, non si ride quasi mai (un paio di battute riuscite, al massimo cinque minuti passabili, il resto è insignificante).

Dovremmo forse ridere perché la Finocchiaro spedisce una pallina da golf, in maniera impossibile tra l’altro, contro un vetro meritandosi gli insulti di un folto pubblico?

O forse perché viene rubata una carrozzella per andare allo stadio nel settore disabili?

O forse perché Abatantuono investe, mentre fa uso di cocaina, un pedone e se ne va come se niente fosse?

E questo accade nei primi venti minuti, ma il proseguio persegue questo andazzo.

Va bene che questi sono un po’ i mostri di oggi, ma il problema è che proprio non si riesce a ridere, le situazioni sono quasi sempre troppo approssimative.

Da notare poi un uso spropositato di parrucchini, non li ho contati, ma potremmo essere in zona record (molto più facile creare da nulla una ventina di personaggi diversi, piuttosto che cercare incroci in fase di sceneggiatura).

Dunque, proprio un brutto film, mi chiedo anzi come faccia un regista di una mediocrità conclamata come Oldoini a continuare ad avere tutte queste possibilità, regolarmente buttate al vento.

Infatti poi il pubblico mica è scemo, tranne a Natale, e questi film vanno, giustamente, malissimo al botteghino.

Terribile.

Su Enrico Oldoini

VOTO : 4.
Dall'inizio alla fine è sempre molto approssimativo.
Ma era proprio così difficile accorgersi durante le riprese che così non si fa ridere?

Su Diego Abatantuono

VOTO : 5.
Nemmeno una battuta riuscita per lui, in più un paio di situazioni veramente ridicole, ma nel senso negativo, proprio non fa ridere.

Su Sabrina Ferilli

VOTO : 5.
Mediocre, "Tutta la vita davanti" è già un lontano ricordo.

Su Claudio Bisio

VOTO : 5,5.
Nel primo episodio è vagamente simpatico, nel secondo è assolutamente piatto, nel terzo non è male.
Ok che le battute sono scritte, ma ad un certo punto se uno le recita senza inventarsi qualcosa è in parte colpevole.