Regia di Marco Risi vedi scheda film
Un buon film di denuncia, che va oltre la pura cronaca dell'ultimo periodo di vita di Giancarlo Siani, giornalista ucciso dalla camorra. Stilisticamente diverso da un Gomorra e più legato a una certa tradizione del cinema italiano, Rosi in particolare (la panoramica dall'alto della città di Napoli come "Le mani sulla città") e americano (con l'omaggio a "Tutti gli uomini del presidente"). Particolarmente efficace nell'inquietante parallelismo tra la riunione del consiglio comunale di Torre Annunziata e la riunione dei boss della camorra, quasi a sottolineare il doppio filo che lega criminalità e politica.
Molto bravo De Rienzo (attore forse un po' sottovalutato) capace di dare sfumature ad un personaggio che semplicemente faceva il suo lavoro di giornalista con scrupolo, probabilmente senza avere la piena consapevolezza della portata della sua inchiesta, ma al contempo consapevole dello sfacelo istituzionale di un ambiente che se non era corrotto, dimostrava la sua impotenza nel combattere il crimine.
Dopotutto "questo non è un paese di giornalisti/giornalisti ma di giornalisti/impiegati" e c'è poco da stare allegri se nemmeno la stampa riesce più a fare il suo dovere.
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