L'autista Tiago accompagna il suo padrone attraverso un allucinato Portogallo, ripercorrendo le tappe della sua educazione sentimentale.
Note
Botelho adatta _Jacques, le fatalist_ di Denis Diderot, firmando un'opera stravagante e surreale che parte come "favola filosofica" e restituisce una visione del mondo.
Opera varia ma disarticolata, come un murales dipinto a secchiate di vernice. Il contenuto filosofico cui allude il titolo – un’indecifrabile fusione di libero arbitrio e predestinazione – rimane, un po’ negletto, in secondo piano, in una pellicola che invece propone, più che altro, un esperimento di vivisezione in diretta della stessa sostanza filmica. L’io narrante è l’anonimo… leggi tutto
Opera varia ma disarticolata, come un murales dipinto a secchiate di vernice. Il contenuto filosofico cui allude il titolo – un’indecifrabile fusione di libero arbitrio e predestinazione – rimane, un po’ negletto, in secondo piano, in una pellicola che invece propone, più che altro, un esperimento di vivisezione in diretta della stessa sostanza filmica. L’io narrante è l’anonimo…
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