Regia di Brad Anderson vedi scheda film
Interessante l'idea di base su cui ruota l'intera sceneggiatura e che si caratterizza per un alto livello di disagio psicologico. Bella, contenutisticamente parlando, la scena con il protagonista che parla a un ragazzo circa il rapporto tra il silenzio (osservazione tesa alla comprensione delle persone che ci circondano) e il rumore (sorta di droga utile a esorcizzare la paura dello solitudine, senza badare a ciò che avviene intorno a noi). Al di là di questi aspetti, il mediometraggio ha un ritmo lentissimo ed è privo di guizzi di regia capaci di far cambiare il passo alla narrazione.
Abbastanza noioso. Voto: 5+
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