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L'Alba della libertà

Regia di Werner Herzog vedi scheda film

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La recensione su L'Alba della libertà

di mm40
4 stelle

Herzog aveva già trattato la figura di Dieter Dengler, veterano Usa fuggito da un campo di prigionia vietnamita dopo sei mesi di torture, nel documentario del 1997 Little Dieter needs to fly; in L'alba della libertà si misura invece con la fiction, ma non sembra avere le idee del tutto chiare. Perchè le oltre due ore di pellicola sono suddivise in maniera piuttosto drastica fra prologo ed epilogo (10 minuti circa ciascuno) e, in mezzo, il racconto della prigionia (tutto il tempo restante): a che pro mostrarci una serie infinita di atrocità, una raffica di violenze inumane cui i carcerieri vietnamiti sottoponevano i 'poveri' soldati americani? E inoltre: perchè trattare Dengler come un eroe, quando era in verità un soldato straniero giunto in quella terra per bombardare, massacrare e saccheggiare tutto il possibile? I due difetti principali dell'opera (la struttura azzardata e la presa di posizione - o mancata presa di posizione - ideologica) sono comunque attenuati dal contrappeso di un'efficacissima realizzazione, come già dimostra in pieno la scena d'apertura, uno spettacolare bombardamento a tappeto sulla giungla asiatica visto al ralenti. Herzog scrive anche la sceneggiatura, che parte ovviamente dalle memorie dello stesso Dengler, scomparso nel 2001, a cavallo fra il film e il precedente documentario del regista tedesco. Christian Bale riesce bene a interpretare un personaggio herzoghiano ma non troppo (la sua follia, il suo sogno sovrumano è quello della fuga, cioè della libertà), al suo fianco, fra gli altri, ci sono Zach Grenier, Toby Huss, Marshall Bell. 5,5/10.

Sulla trama

Il soldato americano Dieter Dengler viene fatto prigioniero in Vietnam e rinchiuso in una prigione del vicino Laos. Fra atrocità di ogni tipo, grazie alla collaborazione di altri detenuti, riesce infine a fuggire.

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