Regia di Werner Herzog vedi scheda film
Per questo suo film, ingiustamente arrivato da noi direttamente per l’home video (e che mi sono gustato in una scintillante confezione Bluray), Werner Herzog sceglie di raccontare una storia vera su un aviatore americano catturato nella foresta del Laos durante la guerra del Vietnam.
Storia strutturata in maniera lineare (cattura-crudele prigionia-fuga verso la libertà-libertà, ma d’altronde in questo caso era una scelta obbligata), facendo leva su una buona tecnica nella rappresentazione visiva grazie soprattutto agli ambienti ricreati, immersi nella natura più remota, che lasciano a bocca aperta.
Senza regalare momenti memorabili, il film ha tutto quello che serve per essere giudicato discreto/buono, niente di eccezionale, ma abbastanza avvincente in alcune sequenze e ben dosato nei tempi senza calcare troppo la mano.
Citazione doverosa per gli attori sottoposti ad un regime alimentare incredibile durante le riprese.
Per Christian Bale, consolidata abnegazione assoluta alla causa, è già la seconda volta, incredibile invece Davies, magro che più magro non si può.
Nel complesso egregio, poi ammetto che questo tipo di storie che prevedono un’ingiusta prigionia e poi la fuga, hanno sempre esercitato su di me un gran fascino.
Espleta il suo compito con ordine, senza strafare, ma girando con sicurezza e un discreto piglio.
Bravo, recitazione solida e sicura, in più solo per l'abnegazione merita una citazione.
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