Regia di David Wain vedi scheda film
Se un film inizia citando i Kiss e la fidanzata del protagonista si chiama Beth, il fan s’immagina come va a finire, si rilassa e inizia a (sor)ridere. Anche quando le gag non sono di prima scelta. E se il film in questione si prepara al gran finale con la fondazione del reame di Kiss My - Antia (allusione fine, vero?) - il fan inizia a compatire i comuni mortali. Sono le piccole gioie di un piccolo film. Anche perché la spiegazione del testo di Love Gun al piccolo Bobb’e J. Thompson fa ridere solo i fan dei Kiss che sanno chi è Paul Stanley (e ricordano Jim Carrey indossare proprio la t-shirt di Love Gun in Se mi lasci ti cancello). Oltre ai Kiss in Role Models c’è anche una traccia di ambizione. Una mini apologia dei ki-dult (adolescenti adulti) che provano a venire a patti col mondo conservando la loro dignità e innocenza. Parabola formativa di due promotori di un energy drink che nel mezzo del cammino della loro vita vengono colti di sorpresa dalla... “maturità”, Role Models ambisce chiaramente ad altro ma non resiste alla battuta facile. Divertimento innocuo dunque questo Role Models, che grazie ai fan dei Kiss rischia di diventare addirittura un cult. Da vedere quindi in compagnia di Maurizio Rosenzweig.
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