Regia di Fritz Lang vedi scheda film
di fronte a un capolavoro come questo ci si puo'solo inchinare.Lang al suo primo film sonoro usa il mezzo espressivo sia visivo che sonoro in modo sublime.E se eravamo gia'abituati alla sua illuminante visonarieta' non si puo'non rimanere basiti per la maturita'con cui usa il mezzo sonoro.In fondo era la prima volta ma ci si accorge che l'uso del sonoro è esplorato in tutte le sue potenzialita',è come se Lang lo avesse sempre usato.Il particolare piu'sinistro del film è sicuramente il fischiettare del mostro e Lang lo associa alle sequenze piu'mirabili del film in modo molto raffinato.Si fa fatica a credere che era il suo primo fiilm sonoro.Venendo al contenuto il film lo possiamo dividere in due parti molto diverse tra loro:la prima in cui Lang crea un atmosfera di terrore malato contraddisitinta dalle gesta del mostro(tutte rigorosamente fuoricampo ma associate a scene che ne rappresentano la cieca brutalita',tipo la scena del pallone con cui un attimo prima stava giocando la bambina e subito dopo attraversa lo schermo rimbalzando senza piu'nessuno che ci giochi,oppure la madre che urla il nome della figlia che risuona per la scalinata del palazzo in modo straziante).Nella prima parte la polizia cerca di evitare altre morti di vittime innocenti,ma il mostro è sempre in giro e la polizia nonostante il dispiegamento di forze come si dice con frase fatta brancola nel buio.Nella seconda parte fino al finale assistiamo al processo che barboni e malviventi fanno al mostro dopo averlo catturato(mostrandosi quindi piu'pronti dell'autorita'giudiziaria),una specie di scimmiottamento di quello che avviene in un aula di giustizia in cui assistiamo a una difesa accorata da parte del mostro(un Lorre impressionante,probabilmente mai piu'ritornato a questi livelli)e all'invocazione della malattia come giustificazione dei suoi orribili gesti.E non è difficile leggere in questa ultima parte un accorato atto d'accusa a quello che stava cominciando ad accadere in Germania.Un altro fattore importante è che anche oggi a quasi ottanta anni di distanza si parla delle stesse cose e quasi con gli stessi termini.Indice dell'indiscutibile attualita'di quello che Lang affermava....
ottimo
bravo
indimenticabile
ottimo anche lui
indubbiamente un maestro
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