La recensione su Nemico Pubblico N.1 - L'ora della fuga

di supadany

8 stelle

VOTO : 7+.

Secondo, e conclusivo, capitolo del dittico dedicato a Mesrine che mi ha convinto di più del precedente (comunque buono), avendolo trovato più armonioso e compatto.

Anche qui si inizia con un salto temporale sul finale con il corpo del protagonista esangue all’interno della sua vettura.

Subito dopo si riparte in quarta, in poco più di due ore abbiamo due evasioni, rapine, fughe continue,un nuovo rapimento, un nuovo grande amore, ed il desiderio da parte del protagonista di non limitarsi a rubare, ma di farsi portatore di un messaggio rivoluzionario.

Non mancano inoltre momenti toccanti, come la visita al padre morente o quella della figlia in prigione e nemmeno alcuni momenti esilaranti, come il processo dove Mesrine ha a disposizione alcune battute molto buone, dimostrandosi calamita per i media (tanto da ottenere somme di denaro per interviste esclusive).

Scene migliori rimangono l’evasione dal carcere di massima sicurezza (ottima e serrata la ricostruzione), il processo e la parte finale, dove per dieci minuti tratteniamo il fiato pur sapendo benissimo come andrà finire.

E l’ultimo fotogramma, con il volto del protagonista grondante sangue, è l’istantanea più appropriata per chiudere il cerchio.

Nel complesso dunque un buonissimo prodotto, caratterizzato da una mole di avvenimenti imponente, ma anche da una gestione ottimale dei tempi da parte del regista (insomma non ci sono divagazioni o forzature eccessive, ma l’attenzione è sempre concentrata sui fatti).

Infine c’è Cassel che offre una prova notevole, sfruttando il suo istrionismo, per tratteggiare tutti i margini del carattere del suo personaggio.

Avvincente noir, decisamente consigliato.

Su Jean-François Richet

VOTO : 7+.
Buonissima tecnica nelle riprese più concitate, armonioso nel racconto e bravo a tratteggiare il protaognista sotto diversi punti di vista.