Regia di Kim Sung-ho vedi scheda film
Insostenibile. Cinema d'Oriente che racimola altra fuffa dietro alla storiella delle gemelline psycho e finisce col cozzare contro la sua stessa presuntuosa inettitudine in un trionfo del vuoto artefatto scenografico, dello spauracchio al chilo. Inutilmente prolisso, perde tempo a verbalizzare psicologie e conflitti ma cinematograficamente non produce nulla: formalmente sofisticato ma dozzinale nell'anima, resta un horror obsoleto malgrado le ambizioni. Che gli americani se lo siano accalappiato per farne un remake (Riflessi di Paura) è solo sintomo di un degenerante, inarrestabile deficit creativo.
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