Regia di Bruce Robinson vedi scheda film
Paura e delirio a Puerto Rico: Paul Kemp, con il viso di un Johnny Depp impomatato, è sull’isola caraibica da poche ore ma ha già gli occhi iniettati di sangue e ha ridotto la stanza d’albergo a uno scenario di guerra nel tentativo di scassinare il frigobar. Lo attendono, nell’ordine: una redazione male in arnese diretta da Richard Jenkins col parrucchino; un compagno di sbronze che fa i soldi con i combattimenti di polli; un collega redattore e distillatore di un rum che perfino i peggiori bar di Caracas si sognano (Giovanni Ribisi, così sopra le righe da rendere insopportabile il suo personaggio); un abbronzato appaltatore (Aaron Eckhart, sempre perfetto nei ruoli da figlio di buona donna) con villa, barca e sinuosa bionda al seguito (Amber Heard, bellissima ma vistosamente fuori posto nel contesto anni 60). Questi elementi si combinano ripetutamente per creare situazioni tra il grottesco (con tanto di sequenze allucinatorie in digitale) e il comico, senza che la sceneggiatura si curi troppo dei nessi logici né del valore aggiunto dell’ambientazione dei fatti, tratti dal libro semiautobiografico dello scrittore di giornalismo “gonzo” Hunter S. Thompson. Depp, in veste di produttore, ha riportato dietro la macchina da presa Bruce Robinson (ex attore per Ken Russell, Truffaut e Lizzani) a 20 anni dalla sua ultima regia (Gli occhi del delitto, 1992), ma al suo sgangherato diario serviva meno rum e più passione.
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