Regia di Bruce Robinson vedi scheda film
Passione e corruzione, caduta e redenzione.
Uno scrittore talentuoso ma incostante tenta di lottare contro un colosso imprenditoriale che sta rovinando un paradiso tropicale; fallirà ma ritroverà se stesso e una ragione per cui tornare a fare serio giornalismo di denuncia.
Questo film, fortemente voluto da Depp, che fu amico intimo di Thompson e che l'ha prodotto, sulla carta aveva parecchie buone carte da giocarsi: in primo luogo un soggetto tratto da un autore di culto, simbolo di una letteratura americana postmoderna politicamente indipendente e scorretta (che appare assai semplificato ed edulcorato), in secondo luogo un cast di attori di buon livello che si rivela in effetti il maggiore punto di forza.
Sceneggiatura e regia girano a vuoto per quasi un'ora spargendo qua e là qualche momento riflessivo e sarcastico, la seconda parte si regge meglio ma nel finale sembra mancare qualcosa che renda la visione davvero memorabile, se si tolgono gli spettacolari panorami di Puerto Rico, la bellezza mozzafiato della giovane e promettente Amber Heard, e la funzionale ricostruzione dei luoghi malfamati in cui si muovono gli sbandati personaggi.
Peccato, perché in mano ad una regia migliore e con una sceneggiatura più attenta e accattivante ne sarebbe uscito fuori un film più interessante.
Recita senza troppe faccette e dimostra di avere delle buoni doti drammatiche, per chi ancora ne dubitasse, però il suo personaggio non lascia pienamente il segno.
Bravo, in parte.
Buona spalla.
Deliziosa.
Lui è sempre bravo, anche se gli danno quasi sempre il ruolo dello schizzato.
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