Regia di Bruce Robinson vedi scheda film
Amico personale di Hunter Thompson,dopo averlo interpretato nel cult "Paura e delirio a Las Vegas",Johnny Depp ha fortissimamente voluto questo film ispirato all'esperienza del giornalista e scrittore a Puerto Rico all'albore degli anni Sessanta,al punto di produrre,oltre che interpretare,questo film in cui impersona una versione filmica dell'intellettuale che sposò la causa lisergica,dopo quella dell'impegno civile.Il film,diretto da Bruce Robinson,che aveva diretto solo un'altra pellicola vent'anni fa,il thriller "Gli occhi del delitto",con Andy Garcia e Uma Thurman,anche quello riuscito solo parzialmente:Robinson viene dalla fotografia,ed infatti anche questo nuovo suo lungometraggio ha un'ottima gestione di luce e ombre,una delle cose migliori a suo vantaggio. Sospeso tra dramma sentimentale e racconto picaresco con forte connotazione grottesca,rimane superficiale in tutto,accennando le cose senza portarne a fondo una,compresa la reazione ai loschi traffici dei potenti in barba ai residenti del terzo mondo attorno agli Stati Uniti.Sembra avere ragione il giornalista di Ciak che ha scritto che Depp sembra funzionare ormai solo quando si trucca molto,e sovraccarica la recitazione,com'è uso fare ormai da una decina d'anni;il film,infatti,non ha funzionato al botteghino,qui in Europa come in patria.E probabilmente l'imminente "Dark shadows" burtoniano,che vedrà la star secolare vampiro,invece,sarà un successone.
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