Trama
Paul Kemp (Johnny Depp), giornalista freelance, vive ai Caraibi, scrive per un giornale in crisi e frequenta una serie di personaggi poco raccomandabili votati al nichilismo e all'autodistruzione. Il momento è critico e per Paul è forse giunto il momento di ambire a qualcosa di meglio e più rassicurante.
Approfondimento
LA SECONDA VOLTA DI DEPP
Con The Rum Diary, Johnny Depp torna per la seconda volta dopo Paura e delirio a Las Vegas (1998) a indossare i panni del dissoluto, orgoglioso e giornalista gonzo Hunter S. Thompson - o per lo meno una sua versione appena romanzata. È facile capire quali siano i motivi che ancora una volta lo hanno spinto ad accettare il ruolo: con l'atteggiamento da eterno studente dal pessimo comportamento e affascinato da storie che lo spingono verso ogni tipo di eccesso, Thompson è il peccatore per antonomasia da voler interpretare sullo schermo, soprattutto quando si è un attore di Hollywood che, nonostante gli anni, continua a vedersi come un ragazzaccio che non ha mai messo la testa a posto. Dissoluto e spesso al centro di discutibili episodi, proprio come accadeva allo scrittore, Depp si è ritrovato a lavorare con il regista Bruce Robinson, un tipo non meno tranquillo stando ai suoi racconti: prima di lavorare alla sceneggiatura finale di The Rum Diary, Robinson non aveva toccato alcol per sei anni ma, colpito dal classico blocco dello scrittore, ha ricominciato a bere una bottiglia di alcol al giorno per portare a termine un copione in cui il rum era il motore di ogni azione.
GONZO, PAURA E DELIRIO A PUERTO RICO
Basato su un vecchio romanzo autobiografico del 1961 che Thompson ha tirato fuori dal suo cassetto e pubblicato nel 1998, The Rum Diary sposta l'attenzione dello spettatore verso i luridi e lussureggianti bassifondi della giungla urbana di San Juan, a Puerto Rico, dove nel 1960 giunge Paul Kemp, alter ego di Thompson, per lavorare in un piccolo giornale poco adatto ai turisti americani. A differenza del personaggio al centro di Paura e delirio a Las Vegas, squilibrato e dipendente dall'Lsd, ci si ritrova di fronte a un dandy inesperto, ancora lontano dai suoi mille vizi. A Kemp, questa volta, Depp conferisce volutamente uno sguardo perso nel vuoto e un tono di voce monocorde, rendendolo un avventuriero in preda al rum senza che vi sia nessuna vera avventura da vivere ma solo la scoperta (e successiva denuncia) dei mali del capitalismo e l'immersione in una storia di gelosie e tradimenti.
UNA REALIZZAZIONE SOFFERTA
La trasposizione cinematografica di The Rum Diary è andata nel corso degli anni incontro a numerosi stop e rinvii. Opzionato il romanzo nel 2000 da una piccola società indipendente, Johnny Depp era stato contattato per il ruolo di produttore esecutivo e protagonista principale, al fianco di Nick Nolte, ma il progetto si è ben presto arenato in fase di sviluppo, tanto che la società decise di bloccarlo e di cedere i diritti, con grande disappunto di Thompson. Si ritorna a parlare di un film solo due anni dopo, quando nel 2002 un nuovo produttore ingaggia Benicio Del Toro e Josh Hartnett per i ruoli principali ma anche questa volta non si va oltre la preproduzione. Passano ancora cinque anni prima che il produttore Graham King, in seguito alla morte dello scrittore, riacquista i diritti dell'opera proponendo il progetto per un film alla Warner ma, venendo liquidato senza molte parole, si rischiava un nuovo buco dell'acqua quando Johnny Depp ha deciso di prendersi carico dell'opera e finalmente portarla sullo schermo.
PRIMA DI JOHNNY DEPP
In molti ignorano che, prima di essere interpretato sullo schermo da Johnny Depp, lo scrittore Thompson sul grande schermo è stato interpretato anche da Bill Murray, nel poco conosciuto Where the Buffalo Roam (1980) di Art Linson, una raccolta di episodi di giornalismo gonzo che vedono per protagonista lo scrittore e l'amico avvocato Carl Lazlo, colui che in più di un'occasione lo ha tolto da guai anche seri.
Note
Situazioni tra il grottesco (con tanto di sequenze allucinatorie in digitale) e il comico, senza che la sceneggiatura si curi troppo dei nessi logici né del valore aggiunto dell’ambientazione dei fatti, tratti dal libro semiautobiografico dello scrittore di giornalismo “gonzo” Hunter S. Thompson. Depp, in veste di produttore, ha riportato dietro la macchina da presa Bruce Robinson a 20 anni dalla sua ultima regia, ma al suo sgangherato diario serviva meno rum e più passione.
Trailer
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Commenti (4) vedi tutti
Film più che deludente.
commento di Stelvio69Salvo solo l'interpretazione di Depp.Unica scena divertente quella della 500 XD
commento di polpyFilmettino ino ino…
commento di Blue Velvetesecondo me il film risulta interessante e buono solo ed esclusivamente perchè come attore protagonista c'è JOHNNY DEPP che da uno spessore anche agli altri personaggi.
commento di bitta85