Pietro e Orsola sono innamorati, ma per l'opposizione di Rocco, fratello della fanciulla, devono vedersi di nascosto. Dopo uno dei loro "galeotti" appuntamenti, Pietro viene arrestato con l'accusa di omicidio. E non può discolparsi per non compromettere Orsola. Incarcerato, fugge di prigione e viene ucciso dai carabinieri. Anni dopo, Rocco, fratello di Orsola, accoglie in casa propria la giovane Rosalia (sorella di Pietro) e se ne innamora.
Note
Narrazione densa, tutta fatti e niente elucubrazioni distraenti, con interpreti che erano ai vertici del favore del grosso pubblico. Cinema popolare di qualità.
Drammone del 1949 prodotto da De Laurentis, regista Duilio Coletti, da un soggetto di Monicelli e Steno. Protagonisti principali Amedeo Nazzari e Rossana Mangano, con la partecipazione nel preludio che precede al dramma di Vittorio Gasmann. Ricorda una tragedia greca ambientata in Calabria, nella Sila ove è stato interamente girato.
E' indubbiamente un buon film con una storia interessante. Difficile pensare che una bambina strappata al suo mondo possa covare per tanti anni la vendetta. L'errore MACROSCOPICO però è l'arrivo della sorella sulle rive del lago mentre il fratello vi era appena arrivato al galoppo... IMPOSSIBILE!! Storia 8, film 5
Un melo' contaminato con il western che Coletti propone anche con situazioni di folcrore del sud.Consiglio la versione in dvd dove negli extra gli studiosi dell'universita' di Udine spiegano benissimo la pellicola.
Melò fosco e surriscaldato con un tocco di noir, un pizzico di neorealismo e un arrembante finale quasi western. Coletti gira con un occhio probabilmente a "Duello al sole", sfrutta al meglio le ambientazioni selvagge della Sila, esalta al massimo il fascino quasi oltraggioso di Silvana Mangano. Grande Nazzari e strepitosa Luisa Rossi.
IL LUPO DELLA SILA (1949)♣
Il "senso dell'onore" (?) nell'Altopiano della Sila di 70 anni fa più affascinante del Far West, con un inflessibile duro spettacolare Nazzari vero John Wayne italiano. Con lui un raro Gassmann "vittima", una Mangano preda agognabile ma velenosa, un Sernas delicato estraneo al… leggi tutto
Tragedia rusticana, ambientata tra le montagne della Calabria. Omicidi, testimoni reticenti, ingiuste condanne e successive vendette incrociate sono gli elementi di una vicenda che sembra uscita dal racconto di un cantastorie da fiera di paese. Il regista Coletti ha il merito di non lasciarsi sfuggire dalle mani questi fattori, preparando lo spettatore ad un finale a sorpresa, che ancora oggi… leggi tutto
Melodrammone d'altri tempi, con una curiosa comparsata di Gassman nei primi minuti. L'azione si svolge tutta nella prima metà del film e nella scena finale, con la rivelazione della verità da parte della sorella del giovane morto. Per il resto è un fotoromanzo di scarso livello, con il pregio di un buon cast, ma sempre noiosetto e banale. leggi tutto
Una storia densa di faida, amore, gelosia e vendetta privata, nello stesso tempo anche un noir dell'epoca che ebbe molto successo. Protagonista indiscusso che domina la scena e l'intero dramma Amedeo Nazzari, forse in una delle sue interpretazioni maggiori. Considerato da alcuni critici ascrivibile al genere popolare, è un film forte, con un ritmo serrato, con personaggi duri che…
FILM OVER 60 POCO VISTI, NE RECUPERIAMO UNO AL GIORNO?
(con qualche "fuori lista")
I NUMERI hanno sempre ragione:
La prima settimana ha interessato 25 coutenti. Con l'aiuto della…
IL LUPO DELLA SILA (1949)♣
Il "senso dell'onore" (?) nell'Altopiano della Sila di 70 anni fa più affascinante del Far West, con un inflessibile duro spettacolare Nazzari vero John Wayne italiano. Con lui un raro Gassmann "vittima", una Mangano preda agognabile ma velenosa, un Sernas delicato estraneo al…
Tragedia rusticana, ambientata tra le montagne della Calabria. Omicidi, testimoni reticenti, ingiuste condanne e successive vendette incrociate sono gli elementi di una vicenda che sembra uscita dal racconto di un cantastorie da fiera di paese. Il regista Coletti ha il merito di non lasciarsi sfuggire dalle mani questi fattori, preparando lo spettatore ad un finale a sorpresa, che ancora oggi…
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Commenti (5) vedi tutti
Drammone del 1949 prodotto da De Laurentis, regista Duilio Coletti, da un soggetto di Monicelli e Steno. Protagonisti principali Amedeo Nazzari e Rossana Mangano, con la partecipazione nel preludio che precede al dramma di Vittorio Gasmann. Ricorda una tragedia greca ambientata in Calabria, nella Sila ove è stato interamente girato.
leggi la recensione completa di massimo45E' indubbiamente un buon film con una storia interessante. Difficile pensare che una bambina strappata al suo mondo possa covare per tanti anni la vendetta. L'errore MACROSCOPICO però è l'arrivo della sorella sulle rive del lago mentre il fratello vi era appena arrivato al galoppo... IMPOSSIBILE!! Storia 8, film 5
commento di BradyAnche questa "tragedia da cantastorie" è un film da riscoprire, affascinante anche per l'ambientazione e gli interpreti.
leggi la recensione completa di cherubinoUn melo' contaminato con il western che Coletti propone anche con situazioni di folcrore del sud.Consiglio la versione in dvd dove negli extra gli studiosi dell'universita' di Udine spiegano benissimo la pellicola.
commento di ezioMelò fosco e surriscaldato con un tocco di noir, un pizzico di neorealismo e un arrembante finale quasi western. Coletti gira con un occhio probabilmente a "Duello al sole", sfrutta al meglio le ambientazioni selvagge della Sila, esalta al massimo il fascino quasi oltraggioso di Silvana Mangano. Grande Nazzari e strepitosa Luisa Rossi.
commento di degoffro