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Welcome

Regia di Philippe Lioret vedi scheda film

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La recensione su Welcome

di supadany
8 stelle

VOTO : 7++.

Pieno è il primo aggettivo che mi viene in mente dopo aver visto questo bel film francese in grado di scuotere e smuovere le coscienze affrontando in maniera asciutta, ma senza superficialità alcuna, temi attuali difficilissimi da affrontare (più nella vita che al cinema pare un problema senza vere soluzioni) e troppo spesso silenziosamente rimossi.

Già solo per questo è assolutamente da promuovere, ma poi, anche come film in senso stretto, si mantiene denso dall’inizio alla fine (forse solo qualche passaggio nella fase centrale non è all’altezza del resto) mettendo in scena personaggi, e con essi situazioni, tristemente moderni.

La storia è ambientata a Calais, città di confine francese, meta di tanti clandestini che aspirano a raggiungere la Gran Bretagna scontrandosi con una realtà durissima in cui l’umanità non abita più.

Qui due persone diverse si incontreranno dando vita ad un rapporto sincero che stride con il contesto, grigio, distaccato e accusatore del posto.

Simon un istruttore di nuoto alla deriva emozionale (che troverà così la voglia di combattere per qualcosa) ed un giovane curdo che a 17 anni ha già affrontato più difficoltà di quante un uomo occidentale in media ne possa avere in tutta la sua vita.

Mai domo prenderà lezioni di nuoto per attraversare la manica e rivedere l’amata che vive a Londra e per la quale il padre ha già trovato un marito per il più classico dei matrimoni di convenienza.

Lioret confeziona un grande film di impronta sociale che dovrebbe aprire gli occhi; se chi aiuta (a sopravvivere, non a fare altro) un individuo in difficoltà e se questo è un immigrato clandestino, viene arrestato, allora non possiamo più dire di vivere in una civiltà degna di tal nome.

E tutto il contesto che viene costruito attorno, tra i vicini sospettosi, una polizia squadrista, ma anche la generalizzata difficoltà ad avere normali rapporti umani completa un quadro lucido e fin troppo reale (oltre che triste, una vera sconfitta per tutti).

Splendide poi alcune scene, come la traversata tra le onde del mare e il cielo avverso e il titolo “Welcome” (come la scritta che compare sullo zerbino del vicino di casa) è la ciliegina sulla torta, quasi l’ultima accusa verso chi (tanti) ha perso la dignità, pensando per giunta che siano gli altri a non averla.

Importante e socialmente uno dei film più rilevanti degli ultimi anni, da promuovere e far vedere nelle scuole.

Su Philippe Lioret

VOTO : 7++.
Prova brillante, soprattutto per l'equilibrio espositivo che riesce a mettere nel racconto.
Ci sono poi i meriti morali per aver scelto di realizzare un film socialmente rilevante, accompagnati da scelte molto felici in quasi tutti i frangenti.

Su Vincent Lindon

VOTO : 7.
Volto esemplare per esprimere il disagio di un uomo in disarmo che ritrova un motivo per cercare di dare un senso alla propria esistenza.
E cosa può dare più soddisfazione che aiutare il prossimo?
Ricordiamocelo ogni tanto.

Su Firat Ayverdi

VOTO : 6,5.
Volonteroso, riesce a esprimere bene i sentimenti del suo personaggio.

Su Audrey Dana

VOTO : 6++.
Soddisfacente.

Su Derya Ayverdi

VOTO : 6.
Sufficiente.

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