Regia di Philippe Lioret vedi scheda film
Come spesso accade nel migliore cinema francese, il dramma sociale (in questo caso il più grande di tutti, l'immigrazione) serve a introdurre un tema morale. Questo film sviluppa il tema del coraggio, inteso come capacità di affrontare rsponsabilmente e a viso aperto le sfide e i problemi della propria e altrui esitenza. Il ragazzo lo possiede e affronta la sfida con assiduità ed eroismo, fno alla tragedia. L'adulto non lo possiede (non difende gli extracomunitari al supermercato, ha lasciato passivamente che la moglie se ne andasse pur amandola) e quando sfida la legge e la comunità lo fa all'inizio irresponsabilmente, per disperazione. Così il percorso educativo questa volta va all'incontrario: sarà il ragazzo con il suo sacrificio a responsabilizzare l'adulto. Intorno un mondo livido e sofferente, infido e cattivo: la Calais grigia, piovosa, notturna, i clandestini incattiviti, i poliziotti bastardi e i vicini degni di Clouzot.
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