Regia di Asghar Farhadi vedi scheda film
L’enigmatico About Elly ha preceduto di un paio d’anni l’acclamazione ottenuta da Asghar Farhadi con Una separazione. Pervaso da un senso di inquietudine e imminenza, come di qualcosa che sta per accadere, restituisce lo smarrimento e l’amarezza che si provano quando tutte le premesse alla riuscita di un evento sono favorevoli e invece poi va tutto perfettamente male. Così, quelle che sembravano buone intenzioni o buone parole (da notare la finezza dei dialoghi in questo film) si rivelano sotto un’altra luce e si vorrebbe non averle mai dette o pensate. Come in Una separazione, l’ambientazione è reale (anche se sorprendente per chi immagina l’Iran come una specie di Afghanistan) ma la situazione che si crea richiama riflessioni valide a qualsiasi latitudine, tra cui una che mi sta particolarmente a cuore: non sempre c’è (o non sempre è intelligibile) una ragione univoca di causa-effetto alla base degli eventi, e anche se continui ad interrogarti per anni non ti spiegherai mai come sia potuta andare così.
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