Ahmed è un giovane uomo iraniano vissuto in Germania che fa ritorno in Iran dopo aver divorziato dalla moglie tedesca. Gli amici, ex-compagni di università colti e benestanti, decidono di organizzare un weekend al mare e invitano Elly, la giovane maestra della figlia di due di loro, con lo scopo di farla conoscere ad Ahmed. Il weekend inizia e Ahmed timidamente cerca di conoscere la giovane e attraente ragazza. Ma il secondo giorno, in circostanze drammatiche, si scopre che Elly è scomparsa.
Note
Asghar Farhadi, ripristinando un codice etico convenzionale se non addirittura reazionario (sulla famiglia come sul senso di colpa), sembra fare un balzo indietro rispetto al cinema post Onda Verde che tante speranze aveva infiammato.
Due donne in fuga: una dal proprio marito inerte e fedifrago; l'altra da un delitto commesso accidentalmente. La loro meta improvvisata è una gara di danza del ventre.
Versione caffellatte ed edulcorata di Thelma & Louise, con la diva iraniana Golshifteh Farahani più inespressiva del solito.
Eludere le trappole della tirannide e dell’inquisizione attraverso la dissimulazione era il modo più onesto per difendere se stessi e gli altri, secondo il trattatista che nel 1641 lo teorizzò: Torquato Accetto (Della dissimulazione onesta).
La scomparsa della giovane Elly tra i flutti di un mare in tempesta fa venire a galla il triste retaggio di inveterati pregiudizi patriarcali tra un gruppo di giovani progressisti iraniani. Amara tragicommedia del disincanto.
Donne determinate, sicure di sé, convivono con uomini infiacchiti, che sembrano accettarle come compagne fino a quando la criticità del momento riporta a galla vecchi codici di comportamento e la violenza esplode, con le parole e, se non basta, con i fatti. Ma poi tutto torna come prima.
E' sublime perdersi nel rispetto reciproco, nell'uguaglianza tra uomo e donna che Farhadi grida a gran voce in questo film. Sublime è allontanarsi dal mondiale pallone che insegue gli italiani e perdersi nel mare di Elly.
Orso d'argento per la regia alla Berlinale 2009, Asghar Faradhi in About Elly cambia la storia ma ripropone uno schema vicino a Fireworks Wednesday del 2006.
Clima festoso nell’incipit di entrambi, qui vacanza al mare per un gruppo di amici, lì il capodanno iraniano, 21 marzo, petardi, falò e pulizia delle case.
Qui c’è Elly, il corpo estraneo, la maestra… leggi tutto
Le emozioni distinguono gli esseri umani dalle bestie ma c'è chi è estremamente sensibile e chi, con il suo egoismo, crede di conoscere chi gli sta intorno non sapendone neanche il nome. La dolce Elly è solamente una pedina nelle mani di tutti, inconsapevolmente tutti la trattano come un oggetto e la prima che lo fa è Sepideh, la madre di una bambina a cui Elly fa da maestra. Sepideh vuole… leggi tutto
Cos’ha di tanto speciale questa Elly?
Se si fossero almeno ricordati di prevedere una trama per questo film…
Non hanno neppure pagato qualcuno per scrivere dei dialoghi (decenti, credibili)…
“È un essere umano” sostiene uno della famiglia demente con cui la protagonista si unisce per un we di presunto relax. Errore! leggi tutto
Un gruppo di amici, coi loro bambini, lascia la città gioiosamente per un lieto week-end al mare. Sono giovani e ben volentieri accettano di dividersi i compiti per rendere il soggiorno il più possibile confortevole per tutti, visto che la stanza prenotata, imprevedibilmente sarebbe stata disponibile per una sola notte e che l’agenzia aveva offerto in cambio la…
Quando si parla di cinema dal punto di vista commerciale, noto che qui in Italia si tende sempre a fare discorsi del tipo: "Com'è andata quest'anno la competizione fra i film USA ed i film italiani? Hanno…
"Meglio un finale amaro che un'amarezza senza fine" viene detto ad un certo punto e la cosa strana è che questa frase, anche se pronunciata da uno dei 10 e passa personaggi principali del film, in realtà viene da uno fuori diegesi, l'ex moglie del ragazzo venuto dalla Germania. Ma sulla frase, forse, torneremo sopra. Prima diciamo due cose su questo regista, Fahradi, di cui posso…
Cos’ha di tanto speciale questa Elly?
Se si fossero almeno ricordati di prevedere una trama per questo film…
Non hanno neppure pagato qualcuno per scrivere dei dialoghi (decenti, credibili)…
“È un essere umano” sostiene uno della famiglia demente con cui la protagonista si unisce per un we di presunto relax. Errore!
L’enigmatico About Elly ha preceduto di un paio d’anni l’acclamazione ottenuta da Asghar Farhadi con Una separazione. Pervaso da un senso di inquietudine e imminenza, come di qualcosa che sta per accadere, restituisce lo smarrimento e l’amarezza che si provano quando tutte le premesse alla riuscita di un evento sono favorevoli e invece poi va tutto perfettamente male. Così, quelle che…
Un GRANDE FREDDO del mondo islamico, dove non ci si ritrova per un morto, ma con un morto. E allora vengono fuori tutti i sentimenti e le sensazioni del gruppo. Ma rimane solo questo, e non credo che basti per farne un capolavoro, ma forse neanche per farne un bel film.Strano il premio ricevuto a Berlino.
Le emozioni distinguono gli esseri umani dalle bestie ma c'è chi è estremamente sensibile e chi, con il suo egoismo, crede di conoscere chi gli sta intorno non sapendone neanche il nome. La dolce Elly è solamente una pedina nelle mani di tutti, inconsapevolmente tutti la trattano come un oggetto e la prima che lo fa è Sepideh, la madre di una bambina a cui Elly fa da maestra. Sepideh vuole…
VOTO : 6/7.
Film anomalo, almeno per quanto ho visto ad oggi del cinema iraniano, con alle spalle una storia semplice, ma anche un nutrito gruppo di personaggi ed un amletico dubbio che scandisce la progressione della vicenda.
Ahmad torna in Iran dalla Germania ed insieme ai suoi amici, e le rispettive mogli, si reca in gita sul mar Caspio.
Tra le donne c’è anche Elly, invitata apposta…
Orso d'argento per la regia alla Berlinale 2009, Asghar Faradhi in About Elly cambia la storia ma ripropone uno schema vicino a Fireworks Wednesday del 2006.
Clima festoso nell’incipit di entrambi, qui vacanza al mare per un gruppo di amici, lì il capodanno iraniano, 21 marzo, petardi, falò e pulizia delle case.
Qui c’è Elly, il corpo estraneo, la maestra…
About Elly è la fotografia di cosa è l'Iran oggi e soprattutto ci fa capire che esiste altro oltre a Teheran e ai villaggi montani dispersi nel bel mezzo del nulla. Esiste la borghesia,quella che si può permettere una macchina decente( anche se un pò vecchiotta) per organizzare una gita collettiva al mare( Caspio) e passare un week end tra chiacchiere, mangiate, bevute e fumate. A prima…
Premettiamo che, nonostante qualche richiamo ai film dei maestri, Asghar Farhadi non è né Antonioni né Buñuel e, dato che siamo in Iran, non è nemmeno Kiarostami. Però, pur annotando qualche difetto (i personaggi hanno facce fin troppo carine; il meccanismo della sceneggiatura ci mette un po' ad ingranare), il film tutto sommato funziona. E…
Siamo in Iran,un gruppo di amici di estrazione medio-borghese invita per un week end una conoscente per farle conoscere un'amico e alla fine quest'ultima scompare misteriosamente gettando nel caos tutti,facendo emergere difetti e pregi di ognuno.Il regista rappresenta una generazione di trenta-quarantenni apparentemente emancipati,ma legati in verita' a mentalita' ancora legate al passato.I…
La pubblicità è l’anima del commercio!
E mal me ne incolse!
Alla fine, anch’io mi sono fatto un po’ condizionare dal battage pubblicitario della “critica cinematografica ufficiale” sul cinema iraniano che si discosta dalle consuetudini “miseria/oppressione”.
Questi trentenni piccolo borghesi con tanto di Land Rover, griffe su…
Quando compro film Tv le prime pagine che vado a vedere sono quelle del "Cinema al cinema"... non leggo trama e in genere solo qualche riga di commento ma a colpo d'occhio so già cosa mi potrà piacere e…
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Due donne in fuga: una dal proprio marito inerte e fedifrago; l'altra da un delitto commesso accidentalmente. La loro meta improvvisata è una gara di danza del ventre. Versione caffellatte ed edulcorata di Thelma & Louise, con la diva iraniana Golshifteh Farahani più inespressiva del solito.
commento di barabbovichEludere le trappole della tirannide e dell’inquisizione attraverso la dissimulazione era il modo più onesto per difendere se stessi e gli altri, secondo il trattatista che nel 1641 lo teorizzò: Torquato Accetto (Della dissimulazione onesta).
leggi la recensione completa di laulillaLa scomparsa della giovane Elly tra i flutti di un mare in tempesta fa venire a galla il triste retaggio di inveterati pregiudizi patriarcali tra un gruppo di giovani progressisti iraniani. Amara tragicommedia del disincanto.
commento di maurizio73Donne determinate, sicure di sé, convivono con uomini infiacchiti, che sembrano accettarle come compagne fino a quando la criticità del momento riporta a galla vecchi codici di comportamento e la violenza esplode, con le parole e, se non basta, con i fatti. Ma poi tutto torna come prima.
leggi la recensione completa di yumeE' sublime perdersi nel rispetto reciproco, nell'uguaglianza tra uomo e donna che Farhadi grida a gran voce in questo film. Sublime è allontanarsi dal mondiale pallone che insegue gli italiani e perdersi nel mare di Elly.
commento di mapobo