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Chéri

Regia di Stephen Frears vedi scheda film

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La recensione su Chéri

di bradipo68
8 stelle

L'amour fou tra i merletti,gli stucchi,gli arredamenti sfarzosi della Belle Epoque francese.Frears ritorna sul luogo del delitto(leggasi Le relazioni pericolose) girando un film che sembra il negativo fotografico dell'altro.Se là dominavano i giochi di palazzo e gli intrighi tra le gran dame per avere maggiore visibilità e migliorare il proprio status sociale,qui quelle gran dame hanno ottenuto quello che vogliono,donne più o meno avanti con gli anni, con prole o che si portano dietro giovani cicisbei totalmente incapaci.E questa mezza età c'è chi la porta male(vedi il personaggio di Madame Peloux recitato da Kathy Bates e le sue orride amiche che sembrano trafugate da un museo delle cere) e chi li porta splendidamente,vedi Lea,il personaggio interpretato da Michelle Pfeiffer,una donna che si interroga di continuo sul tempo che passa e sulla bellezza che sfiorirà(e credo che per la Pfeiffer  recitare in questo film sia stato meglio di un ciclo di cure dallo psicanalista).Lea viene cooptata dall'amica/nemica Madame Peloux(la loro relazione è ricchissima di frecciatine al curaro) a fare da maestra di vita(e di qualcosa d'altro) per il suo giovane Cheri,saturnino dandy senza tempo che sembra uscito da un libro di Oscar Wilde.Nulla di male,ma la "scuola" dura ben 6 anni e la tutrice diventa qualcosa d'altro.L'amour fou che dicevamo prima,una relazione sentimentale sempre sul ciglio del baratro,precaria per il suo essere a termine per definizione, che col tempo diviene sempre più solida e stringente.La matura cortigiana che ha passato la sua vita a sedurre si ritrova lei stessa imprigionata nella tela di ragno dell'amore con cui tante volte aveva catturato le sue prede.Acquisisce finalmente la  consapevolezza del suo destino di vecchiaia in solitudine nonostante le ricchezze che ha accumulato,si deve rassegnare a lasciare andare il suo Cheri facendo buon viso a cattiva sorte perchè Madame Peloux ha deciso che il suo giovane rampollo deve finalmente sposarsi.Una pura operazione di facciata.Frears come al solito è molto concreto,non si dilunga ma concisamente ci fornisce un quadro di quell'epoca preciso e allo stesso tempo fascinoso.Ed ottiene (come sempre o quasi) il meglio dal suo variegato cast fatta eccezione forse per il giovane Rupert Friend,bellissimo, ma indeciso tra ammiccamenti alla Dorian Gray  e pose da rockstar antelitteram.Il meglio del film,l'essenza del melodramma doloroso,lancinante in esso racchiuso è nel pino sequenza finale,sul volto di Michelle Pfeiffer.L'eco del suo pianto risuona per le vuote stanze del suo enorme palazzo vuoto.Sentiamo quasi il rumore delle lacrime che scivolano veloci sulle sue guance.E' qui che empatizziamo il dolore della perdita del suo Cheri...

Su Stephen Frears

regia d grande concretezza,senza troppi orpelli.Il film visivaamente è molto bello

Su Michelle Pfeiffer

ottima prova.Quasi un ciclo di cure dallo psicanalista

Su Kathy Bates

molto brava

Su Rupert Friend

indeciso tra ammiccamenti alla Dorian Gray e pose da rockstar

Su Felicity Jones

quasi trasparente

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