Regia di Bertrand Tavernier vedi scheda film
Un po' confuso e pesante ...
Un anziano poliziotto alcolizzato indaga su alcuni misteriosi omicidi tra presente , passato e passato remoto , muovendosi tra razzismo , mafia ed onirismo ... Il detective Dave Robichaux è il protagonista di una lunga serie di romanzi di James Lee Burke ed era già stato portato al cinema da Alec Baldwin una decina di anni prima . Questa è un' insolita co-produzione franco-statunitense , diretta da un regista francese e girata nel più francese degli stati americani .
Ambientato infatti nelle suggestive paludi nebbiose della Louisiana post Katrina , questo noir di Betrand Tavernier vi si impantana , risultando un po' troppo lento e " metafisico " per i miei gusti . Nonostante protagonisti all' altezza ( un Tommy Lee Jones sui suoi soliti ottimi standard ed un John Goodman veramente bravo ) e tanti splendidi caratteristi di contorno ( Ned Beatty , Mary Steenburgen , Pruit Taylor Vince , ecc. ) , la pellicola fa fatica ad andare avanti , anche per la presenza di personaggi francamente inutili ( come il " divo " Peter Sarsgaard ) e per le misteriose apparizioni oniriche del generale sudista J. B. Hood ( il famoso cantante Levon Helm di The Band ) , che funge quasi da coscienza critica e da consigliere del protagonista . Oltretutto la sceneggiatura presenta un frettoloso finale che non chiarisce appieno tutti i dubbi dello spettatore . Ragion per cui lo considero un film un po' confuso , che lascia troppe parentesi aperte , non brutto ma pesantuccio ! Però almeno il 6 se lo merita , anche per la buona soundtrack di Marco Beltrami e l' efficace fotografia di Bruno de Keyzer .
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