Un regista ormai cinquantenne ha in mente di girare un film dedicato ai suoi genitori, Spyros e Eleni, la cui vita venne attraversata e stravolta dagli eventi del ventesimo secolo.
Note
Lontano dall’ironia demistificante che popola il cinema contemporaneo, Angelopoulos ci dice della nostra agonia, infischiandosene del ridicolo, in un discorso autisticamente autoriale, capace a tratti di sintesi folgoranti. Inevitabilmente tedioso, prezioso nella pervicacia con cui dà forma, in primis, a un pensiero, contro ogni logica spettacolare. Da preservare.
Si può essere profughi del passato, di un mondo diviso e crudele che non esiste più. E si può scoprire, allora, con amarezza, che la memoria delle proprie fughe, del proprio esilio, dei viaggi disperati e interminabili per ritornare a casa, o rivedere le persone abbandonate tanti anni prima, non serve a riconciliare i giovani di oggi con la vita. L’esempio della… leggi tutto
Ci s'annoia e parecchio nel nuovo Angelopoulos.A mio parere,il grande regista greco non produceva nulla di memorabile da Lo sguardo di Ulisse,forse il suo capolavoro insieme a La recita,ma l'immagine che ci dà Angelopoulos della sua concezione di realtà ormai è già tutta fatta.Il nuovo film non è altro che una parabolo già vista e sentita sulla Grecia… leggi tutto
Da tempo Pupi Avati, in varie conferenze, racconta la sua esperienza di vita, focalizzando l'attenzione del pubblico su una parabola. Quella della "ellisse". Di cosa si tratta? È semplice, per quanto…
Monsieur Cinéma. Così, da una ventina d’anni, la critica francese aveva cominciato a chiamare Michel Piccoli. Signor Cinema, certo, ma mi prendo la libertà di completare l’appellativo…
Atene, 24 gennaio 2011 - "Theo Angelopoulos è morto ieri sera, fatali le ferite riportate dopo essere stato investito da una moto mentre attraversava la strada ad Atene. La fine del regista greco è annunciata…
Angelopoulos e' sempre stato un regista di memorabili scene madri, di grandi inquadrature di massa, di abili riprese volanti dall'incedere elegante e sinuoso, di "paesaggi nella nebbia", di primi piani di gigantesche statue o busti; il tutto irrobustito da una potente colonna sonora che accentua la sontuosita' della rappresentazione. Anche questo film non fa eccezione e tutto quanto sopra…
Ci s'annoia e parecchio nel nuovo Angelopoulos.A mio parere,il grande regista greco non produceva nulla di memorabile da Lo sguardo di Ulisse,forse il suo capolavoro insieme a La recita,ma l'immagine che ci dà Angelopoulos della sua concezione di realtà ormai è già tutta fatta.Il nuovo film non è altro che una parabolo già vista e sentita sulla Grecia…
Un regista, una storia - quella dell’Odissea dei genitori lungo il Novecento -, una crisi creativa. Secondo capitolo della Trilogia della Terza Ala, La polvere del tempo prosegue il discorso intrapreso con La sorgente del fiume, distanziandosene: perché qui la Storia non scorre, la Tragedia non si esprime, ogni cosa è già avvenuta. C’è solo deriva, male di vivere, nessuna catarsi. In un…
Vuole essere leggero e delicato, in realtà è tutto teso alla ricerca della sequenza memorabile, del dialogo memorabile, scimmiottando decine di film analoghi e migliori. Retorico e francamente inutile. E poi, le trentenni truccate da vecchie, sono terribili.
La sensazione con cui sono uscito dal cinema, è stata più o meno la stessa che ho provato dopo la visione di quasi tutti i film di Angelopoulos, cioè quella di aver assistito ad un capolavoro mancato, ad un'opera grande ma imperfetta, costantemente e pericolosamente in bilico fra i consueti pregi e difetti del suo cinema, cioè tra l'ispirazione sincera e…
In Italia, ormai si sa, il cinema nel mese di giugno chiude "ufficialmente" i battenti e va in vacanza per poi ritornare con i blockbuster di ferragosto, quei… segue
Si può essere profughi del passato, di un mondo diviso e crudele che non esiste più. E si può scoprire, allora, con amarezza, che la memoria delle proprie fughe, del proprio esilio, dei viaggi disperati e interminabili per ritornare a casa, o rivedere le persone abbandonate tanti anni prima, non serve a riconciliare i giovani di oggi con la vita. L’esempio della…
Che fine ha fatto l'ultimo film di Anghelopoulos, The dust of time? Il film, da quanto è emerso e da quanto dichiarato dal regista stesso, dovrebbe… segue
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