Regia di George Tillman jr. vedi scheda film
Acronimi e acrimonie, il rap è questo. E Biggie Smalls, uno dei migliori MC mai esistiti, più noto con lo pseudonimo definitivo di Notorious B.I.G. (a volte stava per Books Instead of Guns, altre per Business Instead of Game) ne è un simbolo. Rapper straordinario, finì in tutte le trappole del potere bianco: baby spacciatore nel boom non casuale del crack degli anni 80, leader indiscusso del gangsta rap dell’East Coast e vittima-fautore della faida con la West Coast e l’amico-nemico Tupac Shakur. In sei mesi, tra il 1996 e il ’97, morirono entrambi, prime vittime di una serie di duelli di rime e di spari. Eroi fragili di un romanzo musicriminale che ha segnato gli ultimi 20 anni, ostaggi e sodali di produttori discussi come Suge Knight (Death Row) e Puff Daddy (Bad Boy). Il film, agiografia intensa, ruvida e faziosa, diviso tra il lato umano di Christopher George Latore Wallace III e quello artistico, risente della supervisione della madre (interpretata dalla solita superlativa Angela Bassett) e del produttore Sean Combs-Puff Daddy (ben scelto l’alter ego Derek Luke) e della regia a responsabilità limitata di George Tillman Jr. Da applausi il simbiotico protagonista, il rapper Jamal Woolard.
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