Regia di François Ozon vedi scheda film
VOTO : 6/7.
Periferia francese, una vita di stenti, tra un lavoro poco gratificante ed una bimba da seguire, un nuovo amore a rasserenare il cielo, un bimbo in arrivo che però sarà un dono difficile da costudire.
Queste le premesse di un film sospeso in un limbo complicato da gestire, fantastico per la storia, ma i risvolti proposti fanno scaturire diverse considerazioni che, come suggerisce il sottotitolo italiano, riguardano l’amore e la libertà.
Infatti la scena più bella del film ne è l’emblema; la madre non sopporta la perdita del figlio, ma quando lo rivedrà libero e felice, tornerà ad essere serena e ritroverà quella voglia di andare avanti e tenersi stretta la sua famiglia che pensava di aver perso per sempre
Tra uno sconfinato amore materno, una vita impossibile da pensare, i media che trovano il caso mediatico da seguire con invadenza e lo stupore della gente normale, Ozon si muove con una sensibilità che non immaginavo potesse possedere (già è eclettico e poco continuo come pochi).
Era difficile trovare un equilibrio “plausibile” in grado di emozionare, ma nel contempo evitare luoghi comuni e scene patetiche.
Pericolo scampato, perché il regista, pur muovendosi in un ambito surreale, trova un connubio difficile da immaginare e quindi regala stupore.
Così siamo di fronte ad una vera e propria favola, per cui possiamo “tranquillamente” (nel senso che il giudizio rimane buono, ma qualche punticino lo perde) sopportare alcune licenze poetiche (in alcune scene, vedi al supermercato e di fronte alla stampa, la madre mostra una disattenzione che permette l’evoluzione naturale della trama, ma è difficile crederci) che da un lato minano la credibilità, ma dall’altro danno vita ad alcuni dei momenti più significativi.
Per cui vale la pena di non pensare troppo ed aprire il cuore, facendosi conquistare da una vicenda che a tratti incanta e stupisce.
Interessante ed originale.
VOTO : 6/7.
Conferma di essere un regista altalenante, ma questa volta il colpo va sostanzialmente a segno.
E lo fa con una storia difficile da raccontare, con qualche tentennamento, ma anche molta fantasia.
VOTO : 6,5.
Brava, recitazione di cuore.
VOTO : 6++.
Abbastanza convincente, certo il suo personaggio non è il fulcro della vicenda.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta