Regia di Michele Placido vedi scheda film
Interessante ma non del tutto riuscita quest' altra prova di Placido ambientata negli anni '60. Dopo "Romanzo criminale" dal quale il regista si porta Scamarcio, Jasmine Trinca e Massimo Popolizio, questa volta è il turno delle lotte studentesche fra '67 e '69. Al centro di tutto una famiglia borghese con le vicende dei suoi tre rampolli mentre attorno e sullo sfondo ruotano la morte del Che, la guerra in Vietnam, la repressione della polizia ed un intricato triangolo amoroso fra la primogenita della suddetta famiglia, un potenziale attore schierato nelle forze dell' ordine ed uno studente divenuto leader della lotta al sistema. Placido, soprattutto nella prima parte, offre un discreto spaccato della situazoine italiana di quegli anni anche se spesso si fa prendere la mano e si lascia andare a vezzi stilistici un pò fuori luogo (certe virate in bianco e nero, alcune immagini di repertorio ed uno strano utilizzo della camera a mano) ma la sua passione è genuina e sincera così come il suo amore per il cinema e nonostante una seconda parte meno convincente e vittima dell' aspetto sentimentale della vicenda, "Il grande sogno" rimane complessivamente un' opera dignitosa. Discreto il cast con Scamarcio che è meglo del solito, Argentero che sorprende (memorabile la sua entrata in scena) ed una Jasmine Trinca sempre convincente. Ottimi i comprimari e le presenze di lusso : da Popolizio ad Orlando, da Alessandra Acciai a Laura Morante con l' aggiunta di una Giulia Michelini senza battute. Scelta autoriale o vittima di tagli post-produzione ?
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